giovedì, 28 Marzo 2024

Stipendi più bassi della media per chi lavora nel turismo

Arrivano a 3.600 euro all’anno le differenze di retribuzione nella filiera Turismo rispetto alla media nazionale. La retribuzione lorda annua media dei lavoratori nel turismo e viaggi si attesta, infatti, a 27.226 euro, valore inferiore alla media nazionale di circa 2.100 euro. Tale differenza colpisce sia i Quadri sia gli Impiegati del settore, le cui retribuzioni medie sono inferiori di circa 3.600 euro (Quadri) e circa 3.100 euro (Impiegati), rispetto alla rispettiva media nazionale.

Sono queste le principali conclusioni a cu è giunta la Guida alle retribuzioni dei professionisti nella filiera del turismo, realizzata da Spring in collaborazione con Job Pricing che analizza ben 450.000 casi in Italia.

Negli ultimi anni l’andamento del mercato retributivo italiano nel suo complesso è stato stagnante: Quadri e Impiegati hanno in particolare elevato le loro retribuzioni poco sopra i livelli di 5 anni fa.  Nel 2019 non è cambiato lo scenario: le retribuzioni di Quadri e Impiegati sono rimaste sui livelli del 2018 (rispettivamente +0,3% e -0,1%). Nessuna eccezione per il settore del turismo e viaggi, la cui crescita complessiva dell’ultimo anno si attesta allo 0,4%, con un trend negativo per gli Impiegati.

La crescita su base quinquennale invece risulta in crescita per i Quadri. Rispetto alla retribuzione variabile rilevata nel settore, essa risulta sotto la media nazionale, sia per i Quadri che per gli Impiegati: la differenza più rilevante la si nota fra i Quadri, la cui quota dei percettori è circa 8 punti percentuali inferiore a quella nazionale, e l’importo medio percepito inferiore di circa 700 euro lordi annui.

Eppure questi dati stridono con l’andamento del mercato: l’Italia è il quarto paese più visitato al mondo con 94 milioni di visitatori stranieri secondo l’ENIT, con un numero pari a 113,4 milioni di presenze straniere nelle sole città d’arte e con 216,5 milioni di presenze totali (2018). Solo questi indicatori danno l’idea del peso di tale settore nel conto economico nazionale. Secondo indagini DATATUR, l’indotto generato dal settore è pari al 13,1% del PIL nazionale (6° paese nel mondo). Tutti gli indicatori economici (in primis valore aggiunto e bilancia turistica) sono in crescita nel 2018, secondo dati di Banca d’Italia. Il mercato del lavoro segue in termini di crescita tali indicatori, numero di aziende e di dipendenti cresce nel 2018, in un tessuto formato prevalentemente da piccole imprese locali, e in cui 1 dipendente su 4 è straniero, uomini e donne si equivalgono in termini numerici, e il ricorso al part-time è molto consistente.

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