"Non vi è all'orizzonte nessuna operazione straordinaria" per Alitalia. A sgombrare il campo da possibili equivoci è Gaetano Micciché, direttore generale di Intesa Sanpaolo, azionista della compagnia aerea, che allontana così l'ipotesi di una fusione con Air France rispolverata dall'ad Rocco Sabelli e accolta da numerose polemiche. "Siamo soddisfattissimi dell'andamento economico di Alitalia – ha aggiunto Micciché – che sta performando meglio di quanto previsto".
E a gettare acqua sul fuoco nelle ultime ore è stato lo stesso Sabelli che ha chiarito come "l'assetto azionario è una prerogativa esclusiva e insindacabile degli azionisti e non è attuale, per almeno due -tre anni". Parole che tuttavia non bastano a smorzare le polemiche bipartisan. Michele Meta (Pd) avverte che il "gioco delle parti tra governo e il management della nuova Alitalia sull'italianità della compagnia" ricadrà sulle spalle dei lavoratori. Pier Ferdinando Casini (Udc) rivendica di aver previsto due anni fa che sarebbe finita in mano ai francesi. Per Benedetto Della Vedova (Fli), se il destino inevitabile di Alitalia dovesse essere quello di finire in mano ai francesi, "l'operazione sarà un fallimento".