venerdì, 29 Marzo 2024

Alitalia pubblica bando per cessione marchio, prezzo base 290 mln

Parte la gara per la cessione del brand Alitalia. La società in amministrazione straordinaria ha infatti pubblicato su diversi quotidiani, tra cui il Financial Times, l’invito agli interessati. “Nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia Sai, i commissari straordinari intendono procedere alla cessione del brand ‘Alitalia’”, si legge nell’avviso in cui i commissari invitano i soggetti interessati a formulare la propria offerta.

La versione integrale dell’invito, con modalità, termini e condizioni è stata pubblicato sul sito web dell’amministrazione straordinaria (www.amministrazionestraordinariaalitaliasai.com). Il prezzo a base di gara è pari a 290 milioni di euro, oltre IVA e oneri fiscali ai sensi di legge.

Da domani (alle 12 ora italiana) ed entro il 30 settembre (fino alle ore 24), gli interessati potranno inviare ai commissari straordinari le richieste di ammissione. La data room sarà poi aperta il 20 settembre. I soggetti ammessi alla data room verranno informati “entro 2 giorni lavorativi dalla ricezione di ciascuna richiesta di ammissione”. Dopodiché si potrà procedere con le offerte vincolanti.

I soggetti ammessi alla data room per la cessione del brand Alitalia dovranno presentare le offerte vincolanti per la prima fase entro le ore 14 (ora italiana) del 4 ottobre 2021. Nel caso andasse deserta, le offerte vincolanti per la seconda fase dovranno essere presentate dai soggetti ammessi “entro 3 giorni dalla ricezione della seconda lettera di procedura con la richiesta di offerte vincolanti per la seconda fase”. Per quanto riguarda le ‘offerte di rilancio’, andranno presentate dai soggetti invitati “entro 2 giorni dalla ricezione della apposita lettera di procedura con la richiesta delle stesse” e “ciascuna offerta di rilancio dovrà prevedere un miglioramento della migliore offerta vincolante presentata non inferiore a 10 milioni di euro”.

Potranno presentare richiesta di ammissione alla data room per il brand Alitalia “imprese individuali o in forma societaria (ritenute tali in base alla legge dello Stato di appartenenza) di qualsiasi nazionalità, in possesso di un patrimonio netto alla data di presentazione della richiesta di ammissione non inferiore a 200 milioni di euro e titolari di licenze di esercizio di trasporto aereo o di certificazioni di operatore aereo”, si spiega nell’invito. Non saranno invece prese in considerazione le richieste di ammissione presentate da imprese individuali o in forma societaria che: “nei 12 mesi precedenti alla data di pubblicazione dell’invito si siano trovate, o si trovino oggi, in stato di liquidazione e/o in una delle situazioni di cui agli articoli 2446 (riduzione del capitale per perdite) e 2447 (riduzione del capitale sociale sotto il limite legale) del Codice Civile”; “nei 12 mesi precedenti alla data di pubblicazione dell’invito siano state sottoposte o siano sottoposte oggi, in conformità alla legislazione dello Stato di appartenenza, a procedure concorsuali o a qualunque altra procedura che ne denoti lo stato di insolvenza, lo stato di crisi, lo stato di squilibrio della situazione finanziaria, la cessazione dell’attività o l’assoggettamento a gestione coattiva in conformità alla legislazione dello Stato di appartenenza”; siano state assoggettate alla sanzione interdittiva di contrattare con la pubblica amministrazione; per le quali l’imprenditore, ovvero, nel caso di imprese in forma societaria, i componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo “siano stati o siano soggetti a condanna definitiva o decreto penale di condanna o sentenza di applicazione della pena”. Non saranno prese in considerazione nemmeno le richieste proposte “che siano espresse da intermediari o da società fiduciarie o per le quali non sia chiaramente identificabile l’impresa individuale o in forma societaria”.

“Il brand Alitalia sarà reso disponibile all’aggiudicatario entro il 31 dicembre 2021”. Anche dopo la cessione del brand, comunque, i commissari straordinari potranno, “nelle proprie attività e fino alla chiusura della procedura di amministrazione straordinaria”, “utilizzare la denominazione ‘Alitalia in amministrazione straordinaria’ (ma non il logo di Alitalia) per tutto quanto pertinente alle attività della procedura di amministrazione straordinaria, nonché, nelle more delle rispettive procedure di cessione, per il completamento delle attività svolte dai compendi aziendali ‘Alitalia Handling’ e ‘Alitalia Maintenance'”. Anche la società Alitalia Loyalty potrà “mantenere il termine ‘Alitalia’ nella denominazione sociale e nei prodotti correlati al programma di fidelizzazione da essa gestito sino al 30 giugno 2022”.

La procedura di cessione del brand Alitalia “sarà aggiudicata provvisoriamente sia nella prima fase che nella seconda fase al prezzo più elevato offerto anche a seguito delle offerte di rilancio”. In caso di aggiudicazione, il concorrente dovrà impegnarsi “a non utilizzare il brand in modo contrario alla legge o all’ordine pubblico e, in ogni caso, a non utilizzare il brand per attività ovvero per forme di comunicazione che possano recare pregiudizio all’immagine di un qualunque Stato membro dell’Unione Europea, in ambito economico, culturale, turistico e trasportistico”. E anche dovrà presentare, insieme all’offerta vincolante, un “deposito cauzionale” pari a 40 milioni.

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