giovedì, 19 Dicembre 2024

Paura terrorismo, Italia chiude frontiere con Slovenia

Diversi scali francesi chiusi per ore; stessa cosa in Belgio a causa di segnalazioni e falsi allarmi mentre l’Europa blinda i confini, con l’Italia che intensifica i controlli alla frontiera slovena. Aumenta il livello di minaccia terroristica in tutto il continente e almeno nove Paesi dell’Unione, compreso il nostro, hanno notificato alla Commissione la sospensione della libera circolazione prevista da Schengen contro il rischio di attentati dovuto alle tensioni in Medio Oriente.

A dare la misura della sensibilità del livello di allerta così alto è il caso della reggia di Versailles, costretta per la terza volta in cinque giorni ad evacuare i visitatori a causa di un allarme bomba. Nelle ultime ore, nel mirino delle segnalazioni sono poi finiti anche gli aeroporti francesi:
quelli di Nizza, Nantes, Lille, Lione, Tolosa e Beauvais sono stati costretti ad evacuare per poi riaprire gradualmente. Stessi provvedimenti per l’aeroporto di Ostenda in Belgio.

Intanto il nostro Paese, che sta monitorando al suo interno 28mila obiettivi sensibili oltre ai principali snodi, sta per attivare controlli temporanei (dal 21 ottobre per un periodo di dieci giorni) al confine con la Slovenia. Sospendendo di fatto Schengen così come fatto da Austria, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia e Francia per alcune lallaoro frontiere. “Il livello di minaccia di azioni violente è aumentato anche all’interno dell’Unione”, fa sapere in una nota Palazzo Chigi, dove si è tenuto un altro vertice tra governo e intelligence sul rischio terrorismo.

“Con il ministro degli Interni Matteo Piantedosi – ha detto la premier Giorgia Meloni – abbiamo comunicato in sede europea la decisione del Governo italiano di ripristinare i controlli alla frontiera tra Italia e Slovenia. La sospensione del Trattato di Schengen sulla libera circolazione in Europa si è resa necessaria per l’aggravarsi della situazione in Medio Oriente, l’aumento dei flussi migratori lungo la rotta balcanica e soprattutto per questioni di sicurezza nazionale, e me ne assumo la piena responsabilità. Ne abbiamo parlato con i colleghi sloveni, ai quali abbiamo rinnovato la nostra piena collaborazione sul contrasto ai flussi di migranti illegali”.

Il rafforzamento della vigilanza italiana riguarda inoltre i confini con altri territori, come Austria e Svizzera, e in particolar modo il potenziamento della sorveglianza dei flussi migratori: sono previste identificazioni anche sulle navi di linea con apparecchiature per il foto segnalamento, “per ridurre a zero la possibilità che siano trasferite da Lampedusa alla terraferma persone di cui ignoriamo l’identità”, ha detto il prefetto Valerio Valenti, commissario delegato allo stato di emergenza per i migranti.

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