Proseguono le iniziative di protesta tra i dipendenti di Groundcare licenziati a fine 2014 e rimasti esclusi dall’accordo firmato nei giorni scorsi, grazie al quale su un totale di 849 persone, 400 sono state già assunte da Aviation Services e altre 229 saranno assunte a piccoli gruppi sino ad aprile 2015.
In base a questo accordo – si legge in una nota firmata dai lavoratori Groundcare licenziati – i 220 ancora senza lavoro entrerebbero a far parte di un “bacino” all’interno del quale le società aeroportuali attingerebbero in caso di necessità di nuove assunzioni, ma non vi è alcuna certezza di questo risultato, né è stato fissato un termine ultimo entro il quale i lavoratori dovrebbero essere tutti riammessi in servizio. Al contrario – si legge ancora nella nota – alcune società aeroportuali si starebbero rivolgendo sottobanco ad agenzie interinali per soddisfare le proprie esigenze di manodopera.
Per questo motivo, cinque dei lavoratori licenziati – Luigi Cuomo, Luca di Cristoforo, Marco Castellani, Lorenzo Lopez e Vincenzo Morrone – da ieri hanno deciso di stazionare davanti agli uffici direzionali della società Aeroporti di Roma, dove hanno piantato una tenda come presidio che manterranno notte e giorno. Intervistati dal TG 3, hanno annunciato di essere pronti a tutto e di voler proseguire lo sciopero della fame iniziato la settimana scorsa da due colleghi e sospeso dopo alcuni giorni.