L’Antitrust ufficializza l’avvio del procedimento cautelare nei confronti di Ryanair per “le restrizioni” alla vendita di voli della compagnia low cost da parte delle agenzie fisiche e online “pregiudicando lo svolgimento di una concorrenza effettiva nei mercati della vendita dei servizi turistici, a danno delle agenzie di viaggi e con effetti negativi per il benessere dei consumatori che si avvalgono di tali operatori”.
L’Autorità – si legge nel Bollettino mensile – ha individuato nella fattispecie “il requisito del periculum in mora ai fini dell’adozione di una misura cautelare, inteso come pericolo di un danno grave e irreparabile alla concorrenza, laddove le condotte di Ryanair – ostacolando la vendita dei biglietti delle agenzie – stanno irrimediabilmente compromettendo le dinamiche competitive del mercato”. Il procedimento era stato annunciato una decina di giorni fa da Fto, la Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio.
Soddisfazione hanno espresso le associazioni dei consumatori. Per Assoutenti “qualsiasi limite alla concorrenza deve essere sanzionato soprattutto quando si verifica in settori fondamentali per i cittadini come quello dei trasporti. Già oggi gli italiani devono affrontare prezzi dei biglietti aerei in forte crescita rispetto al passato, ed è inaccettabile che una compagnia aerea operi sfruttando la propria posizione dominante a danno di altri operatori e dei consumatori. I viaggiatori hanno il diritto di scegliere liberamente se acquistare i biglietti direttamente dalla compagnia o tramite le agenzie secondo le migliori opportunità che si presentano di volta in volta. Questo diritto non può essere limitato da nessuno, ancor meno dalle compagnie. Ricordiamo inoltre che su numerose tratte nazionali e per alcuni collegamenti tra l’Italia e gli scali europei, Ryanair opera in regime di monopolio totale, godendo di un vantaggio evidente sul mercato”.
“Bene, si faccia in fretta! E’ importante che si faccia subito chiarezza e si intervenga senza indugi, considerato l’approssimarsi delle vacanze e dei Ponti del 25 aprile e del 1° maggio”, ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori.
Per il Codacons, però, “occorre anche accelerare l’inchiesta già aperta a seguito di nostro esposto sull’uso degli algoritmi per la definizione dei prezzi dei biglietti da parte dei vettori. Il problema dei prezzi dei biglietti aerei è più vasto e coinvolge tutti gli operatori: per questo attendiamo l’esito dell’istruttoria aperta dopo il nostro esposto per fare luce sulle pratiche commerciali connesse all’uso di algoritmi che fanno impennare le tariffe dei voli in determinati periodi dell’anno e quando aumentano le partenze degli italiani”.