giovedì, 28 Marzo 2024

Assoviaggi: crollo prenotazioni in adv per le vacanze natalizie

Voli low cost, crociere in offerta e viaggi in bus. La mancanza di disponibilità economica continua a tagliare le vacanze degli italiani: secondo quanto emerge dal sondaggio Assoviaggi Confesercenti tra le agenzie e i tour operator associati, per le vacanze di Natale e Capodanno 2013 le prenotazioni registrano un calo del 33% rispetto al 2012.
In calo anche la disponibilità media di spesa di chi viaggia (-20% rispetto all'anno precedente); per il medio raggio l'Europa e mediterraneo il budget si aggira entro i 600/1500 euro, mentre per il lungo raggio la fascia di spesa è tra i 2 e i 3 mila euro. La durata dei viaggi varia a seconda delle destinazioni, per l'Europa dai 3-4 giorni, extra Europa dai 9 ai 15 giorni.
Secondo le rilevazioni, chi viaggia sceglie di preferenza le capitali europee. Tengono, grazie ad una politica commerciale di abbassamento dei prezzi, le crociere e le destinazioni caraibiche, in particolare Santo Domingo e Messico. Si registra qualche risveglio di interesse nella destinazione Mar Rosso, dopo lo sblocco e la rimozione dello 'sconsiglio'. Ma si tratta di una ripresa che non compensa il crollo registrato per la destinazione fino ad ora. Resiste alla crisi il turismo religioso. I pochi che hanno disponibilità scelgono viaggi più lunghi, con prenotazioni per l'oriente, Thailandia, Zanzibar e Sud America.
Soprattutto per le destinazioni europee, si registra un aumento delle preferenze per i vettori aerei low cost, che abbassano il prezzo finale del viaggio. Tra i gruppi di viaggiatori si registra una aumento della tendenza a scegliere la vacanza in bus, in controtendenza rispetto agli ultimi 2 anni.
"Se il 2012 è stato un anno da dimenticare per la crisi del turismo, per le agenzie di viaggio e per i tour operator – commenta Amalio Guerra, presidente di Assoviaggi – il 2013 non ha portato alcun segnale di ripresa. Sul settore agenziale incide certamente anche il fai da te online, ma è altrettanto innegabile che l'instabilità politica, la recessione economica, la crisi e l'insicurezza dell'area del Mediterraneo ha rallentato e frenato la spesa degli italiani e del mondo verso il settore del turismo: molti hanno deciso di non viaggiare o fare brevi viaggi, comunque presso amici e parenti, per non spendere. La preoccupazione, non più virtuale ma reale, è che si arrivi ad un collasso dell'intero comparto, con la conseguente perdita di posti di lavoro e del canale del turismo di agenzia, che offre garanzie ed assicurazioni a sostegno del viaggiatore, professionalità e competenza nel trip planning, l'organizzazione del viaggio. Dobbiamo sostenere le imprese affinché non chiudano".

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