Incertezza è la parola chiave che quest’anno sta caratterizzando l’andamento del turismo nel periodo estivo. Economica, politica e persino metereologica. Giugno a rilento in quasi tutta Italia ad eccezione delle mete turistiche più famose e gettonate del meridione; luglio tra alti e bassi, con un trend comunque deludente, sostenuto soprattutto da viaggi di gruppo e di nozze ed un agosto che non lascia molto spazio all’ottimismo, rappresentano in estrema sintesi il quadro della stagione estiva 2014 tracciato da Assoviaggi.
“Quelli che si muovono di meno – spiega Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi-Confesercenti – sono proprio gli italiani che anche quest’anno, come i due precedenti, limitano le vacanze a brevi periodi, complice anche il maltempo. A luglio il turismo balneare ha registrato un calo di presenze di oltre il 30% e quello della montagna tra il 15 e il 20% in meno. Questo vuol dire che i temporali hanno spazzato via circa 400 milioni di fatturato. Inoltre – prosegue – le difficoltà economiche, con la continua morsa delle tasse, dalla Tari alla Tasi non hanno stimolato le prenotazioni anticipate, dirottando le scelte verso le prenotazioni sotto data ed i last minute, non creando quindi i presupposti per piani di sviluppo ed investimenti da parte delle strutture turistiche. Il tempo poi ha dato il colpo di grazia, con una stagione estiva che da un punto di vista meteorologico deve ancora decollare”.
Insomma, quest’anno la spesa media pro capite per vacanze oscillerà tra i 600 ed i 900 euro, con punte di 2000-2500 euro per i viaggi ed i tour culturali a medio e lungo raggio. Il tempo di permanenza oscillerà tra i 4 ed i 15 giorni in base alla tipologia della vacanza.
Tra le mete straniere più vicine, continuano ad essere preferite, Francia, Spagna, Grecia, Tunisia Turchia e Croazia, mentre sul lungo raggio, alle solite destinazioni oltre oceano come Usa e Caraibi, si affiancano, soprattutto per viaggi di nozze, Polinesia, Messico e Dubai e, per viaggi guidati, Terra Santa, Giordania e Russia.