Nonostante l’impennata nel numero di vaccinazioni, con la rimonta delle prime ma soprattutto delle terze dosi, il virus SarsCoV2 in Italia continua a correre e le curve in salita lo dimostrano: aumentano infatti i ricoveri ed i decessi nell’ultima settimana e sono sei le Regioni che hanno superato la soglia di allerta del 10% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per Covid, mentre il presidente del Veneto Luca Zaia annuncia la probabile entrata della Regione in zona gialla – dopo il Friuli Venezia Giulia e l’Alto Adige – escludendo però, al momento, la classificazione in arancione.
L’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas) allerta rispetto all’occupazione degli ospedali: superano la soglia del 10% in intensiva la Provincia autonoma di Trento (17%), Friuli Venezia Giulia (15%), Lazio, Liguria, Marche e Veneto (al 12%). Mentre la soglia del 15% per l’area medica risulta superata da Friuli Venezia Giulia (23%), Valle d’Aosta (22%), Pa di Bolzano (19%) e Calabria (17%).
Il trend di peggioramento per il nostro paese è evidenziato anche dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che classifica quasi tutto il Nord-Est della Penisola in rosso scuro proprio per l’aumentato numero di contagi. In particolare, secondo la mappa aggiornata dell’Ecdc, sono in giallo la Sardegna, Sicilia, Calabria, Molise e Umbria. Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia di Bolzano sono classificate in rosso scuro, mentre tutte le altre regioni sono segnalate in rosso. In Europa, il giallo e il rosso coprono ampie regioni della Spagna, della Romania e della Bulgaria. Francia settentrionale, Germania settentrionale, Svezia e Finlandia sono in rosso, il resto del continente è rosso scuro.