Mentre le valutazioni sui danni causati dall’uragano Dorian proseguono, il ministero del Turismo e dell’Aviazione delle Bahamas esorta i viaggiatori a continuare le loro vacanze sulle isole non colpite e che possono accogliere i turisti.
“Mentre stiamo ancora elaborando l’impatto che l’uragano ha avuto sul nostro paese, dobbiamo rimanere forti per i nostri amici, i nostri cari e i vicini di Grand Bahama e Abaco. Apprezziamo – afferma il vicedirettore generale del ministero del Turismo e Aviazione, Ellison Thompson – il sostegno da parte dei cittadini di tutto il mondo e chiediamo di continuare a donare, a inviare preghiere e visitare le isole non colpite dall’uragano, come Nassau, Paradise Island e Out Island”.
Del resto se finora il bilancio ufficiale parla di 30 morti accertate, il numero dei dispersi va dalle centinaia alle migliaia di persone.
Lo scenario in tutte le Bahamas, oltre 700 isole, é spettrale, come testimoniano soprattutto le immagini riprese dai droni. Circa il 50% delle abitazioni é andato distrutto o presenta dei danni strutturali, gran parte dell’arcipelago é rimasto senza corrente elettrica e c’é un disperato bisogno di generatori, anche per il lavoro dei soccorritori. Moltissime strutture alberghiere dovranno fare i conti con il caos creato dall’invasione dell’acqua e dai violentissimi venti. I danni causati al turismo, la prima voce dell’economia delle Bahamas, sono incalcolabili, soprattutto nella parte nord dell’arcipelago, la più colpita.
La mobilitazione per aiutare la popolazione locale é scattata a livello internazionale, e molte star del mondo dello spettacolo, da Rihanna a Lenny Krawitz, si sono impegnate a inviare aiuti.