Un confronto con il governo “che si è appena insediato” è un passaggio obbligato per chiudere l’operazione Alitalia. Potrà esserci già in settimana e certo si farà il punto per valutare se saranno necessari ulteriori tempi supplementari rispetto alla scadenza, oramai prossima, del 15 settembre. Le voci di possibili rinvii trovano spazio tra le righe della chiacchierata che l’ad delle Ferrovie, Gianfranco Battisti, fa con i giornalisti al Forum Ambrosetti di Cernobbio.
“Aspettiamo nei prossimi giorni l’incontro con il governo – dice Gianfranco Battisti a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio – Rappresenteremo la situazione nei dettagli assieme agli altri soci e poi valuteremo con trasparenza le cose più opportune da fare”. Sul rispetto della scadenza del 15 settembre “valutiamo dopo l’incontro, facciamo il punto e rappresentiamo lo stato dell’arte. Condivideremo i prossimi passi, per ora è prematuro dire se posticiperemo di qualche giorno”. Ma di fatto si valuterà lo slittamento. “Contiamo – dice – non appena incontriamo i nuovi vertici del governo di stabilire tempistiche corrette per poter definire nel suo complesso l’operazione”.
Le indiscrezioni parlano di un confronto tra potenziali nuovi soci ancora lontano dal raggiungere una soluzione. Il nodo riguarda in particolare il ruolo della ex compagnia di bandiera rispetto a Delta in Blue Skies, la joint venture sui collegamenti transatlantici composta dalla stessa Delta, Air France/Klm e Virgin Atlantic. Gli italiani spingerebbero per una soluzione che porti a un potenziamento delle rotte di lungo raggio, ossia sul network nord americano e facendo in modo che Alitalia possa accedere al consorzio Blue Skies in una posizione non subordinata nei confronti del colosso a stelle e strisce. Così sarebbe impossibile per Alitalia accedere a rotte Usa.
Battisti frena le voci di tensioni con Delta. “A noi non risulta – sostiene – c’è una interlocuzione attiva da sempre, quindi è una normale negoziazione come tante con altri partner. Sono ancora in corso di definizione alcuni dettagli”.
Altri soci? “Al momento non mi pare ce ne sia il bisogno”. Presto anche per parlare di eventuali esuberi. “E’ del tutto prematuro – risponde l’ad di Ferrovie – parlare del piano, è in corso di definizione”.