Bianchi risponde a Vouge: Italia Paese inclusivo non solo per lgbt

“L’Italia è prima di tutto la patria del turismo culturale e la cultura è di per sé stessa aperta e inclusiva. Trasformare l’Italia in una meta del turismo lgbt sarebbe riduttivo rispetto alle nostre potenzialità. La nostra offerta turistica, che puntiamo a diversificare, si rivolge a tutti senza nessuna distinzione. L’Italia è un Paese per tutti. La passione per i viaggi accomuna uomini e donne indistintamente dalla loro età, cultura, estrazione sociale e dal loro orientamento sessuale”. Con queste parole Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo, risponde all’appello lanciato da Emanuele Farneti, direttore di Vogue Italia.

“In Italia, del resto – aggiunge – non mancano le mete riconosciute dalla stessa comunità lgbt: basti pensare a Gallipoli oppure alla gay street a Roma. Abbiamo anche il santuario di Montevergine. Una recente ricerca della Bit di Milano conferma che, anche a seguito delle nostre scelte legislative, il turismo lgbt in Italia è in ascesa e accanto alle mete più classiche cresce la richiesta da parte dei viaggiatori lgbt di destinazioni ed esperienze di viaggio alternative. Il turismo lgbt è uno di quei comparti che risente dell’effetto positivo del buon andamento del settore. Inoltre, siamo all’ottavo posto come Paese più gay friendly. Dunque, posso dire con estrema soddisfazione che siamo attenti a ogni esigenza, senza distinzioni. L’Italia è unica – conclude il sottosegretario – e per questo è la meta ideale per tutti”.

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