L'Europa deve proporsi al mondo come destinazione turistica unica. Per Antonio Tajani, vicepresidente della commissione europea, occorre superare le divisioni regionali e di stato e pensare ad attirare i turisti con tutte le attrattive di 'un mercato unico del turismo'.
"Il turista italiano conosce Cremona e la piazza di Vigevano, ma se ci rivolgiamo ad un cinese dobbiamo illustrargli questa meta partendo dall'Europa e poi dall'Italia – ha detto Tajani alla Bit di Milano – Così il turista americano che arriva a Milano, ad esempio, per la Bit, deve essere incentivato a proseguire il suo viaggio varcando le Alpi". Una strategia necessaria, ha ribadito il vicepresidente, tenendo conto delle destinazioni emergenti, come i mercati asiatici, Russia e Brasile.
Dal canto suo, il ministro al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, evidenziando il ruolo di Bit e il lavoro svolto in collaborazione tra istituzioni e operatori, ha ricordato la connessione strategica con l'attività di governo, centrale e locale, e con lo sviluppo del Paese.
"Per ogni euro speso per il pernottamento – ha detto Brambilla – un turista ne spende altri quattro nell'indotto. Una risorsa fondamentale per il Paese, oggi valorizzata in maniera disomogenea dalle diverse realtà territoriali. In questo senso il federalismo fiscale è anche un'opportunità per responsabilizzare gli amministratori locali verso gli operatori e il contesto socioeconomico in generale, spingendoli ad azioni più efficaci e incisive".