venerdì, 22 Novembre 2024

Boeing nei guai, da oggi in carica il nuovo ad Dave Calhoun

Dieci mesi dopo il secondo tragico incidente che ha coinvolto il 737 Max dell’Ethiopian Airlines, dopo quello della Lion Air, che ha costretto alla messo a terra del modello della Boeing dalle autorità mondiali, da oggi il colosso dell’aviazione americana ha un nuovo ad. Si tratta di Dave Calhoun: stipendio base 1,4 milioni di dollari e un bonus di 7 milioni se raggiungerà alcuni obiettivi chiave, tra cui il ritorno in servizio del 737 Max.

Questi ultimi dieci mesi sono costati a Boeing miliardi di dollari, la testa di un amministratore delegato e soprattutto una profonda crisi di immagine e reputazione difficile da lasciarsi alle spalle. L’ex ad Dennis Muilenburg non otterrà la liquidazione e perderà altri 14,6 milioni di dollari in azioni previsti dal piano di incentivi e bonus 2019 dopo essere stato cacciato in dicembre per la crisi del 737 Max. Ma l’ex numero uno della società aeronautica se ne andrà a casa con un tesoro di ben 62,2 milioni di dollari tra premi, benefit e bonus pensionistici accumulati nei suoi quasi 35 anni di attività nell’azienda americana.

Intanto la Federal Aviation Administration (Faa) ha annunciato una multa di 5,4 milioni di dollari contro la Boeing per aver mentito all’agenzia del Dipartimento dei trasporti Usa sostenendo che alcune componenti difettose delle ali del 737 Max erano sicure. Sanzione che si aggiunge a quella di 3,9 milioni di dollari proposta dalla Faa per lo stesso motivo nella generazione più vecchia del 737.

Nel frattempo sono trapelate le imbarazzanti mail interne alla società in cui i dipendenti mettono in dubbio la sicurezza dell’aereo e deridono le autorità per il processo di approvazione. E-mail shock, che hanno affondano il titolo a Wall Street e aumentato la pressione sui vertici della società. Il 737 Max “è stato progetto da clown e i controlli sono stati effettuati da scimmie”, si legge in una e-mail del 2017. “Se torno” in azienda “non mentirò” alla Federal Administration Aviation, “lo lascio fare a coloro che non hanno integrità”, scrive un dipendente nel marzo del 2018, suggerendo indirettamente che Boeing abbia mentito alle autorità addette alla certificazione del velivolo per aggirare i controlli e velocizzare la messa in volo dell’aereo. In un’altra e-mail, del 2016, un dipendente del marketing di Boeing festeggia la decisione delle autorità di approvare per il 737 Max solo un breve programma di formazione tramite computer per i piloti, anziché uno più costoso col simulatore.

 

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