Caro-aereo: appello del Codacons a Mef e Mims per ridurre tasse

In vista delle partenze degli italiani per le vacanze estive il Codacons si è rivolto al ministero dell’Economia e al Mims chiedendo di intervenire sulla abnorme tassazione che vige sui biglietti aerei. I dati Istat registrano un aumento record delle tariffe aeree in Italia, con i biglietti che, per destinazioni Ue, hanno subito nell’ultimo mese incrementi del +91% rispetto al 2021, mentre i voli intercontinentali sono rincarati del +35,7% e quelli nazionali del +15,2% – spiega il Codacons.

A pesare sul costo del trasporto aereo, tasse, balzelli e supplementi applicati ai biglietti venduti ai passeggeri: si va dai diritti di imbarco e sbarco dei passeggeri al costo di sicurezza e assicurazione dei costi carburanti, passando per il corrispettivo sul controllo sicurezza sui passeggeri e sul bagaglio a mano, servizio di vendita, controllo sicurezza sui bagagli da stiva, servizio assistenza passeggeri a ridotta mobilità, addizionale comunale e Iva. Voci che, sommate, incidono in modo pesante sul costo del singolo biglietto aereo: ad esempio per un volo Ita Roma-Parigi con partenza il 10 giugno, un passeggero paga complessivamente 189,48 euro, di cui il 44,6% (pari a circa 85 euro) solo a titolo di tasse e supplementi. “E’ necessario abbattere balzelli e tasse varie applicate ai biglietti aerei, al pari di quanto fatto con le accise sui carburanti, in modo da calmierare gli effetti della crisi energetica sulle tariffe aeree e permettere agli italiani di utilizzare il trasporto aereo senza subire un salasso”, afferma il presidente Carlo Rienzi.

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