E’ un’estate salata quella che aspetta gli italiani. Lo confermano le associazioni dei consumatori. Secondo il Codacons, andare in vacanza costerà in media l’11% in più rispetto al 2020, e per una villeggiatura la spesa procapite aumenterà di circa 98 euro tra spostamenti, alloggi e servizi. Dagli spostamenti in auto, treno o aereo, ai soggiorni presso strutture ricettive, passando per l’affitto di ombrelloni, sdraio e lettini e alle consumazioni presso bar e ristoranti, “tutto questa estata costa di più – scrive l’associazione – Con le riaperture gli esercizi al pubblico, i lidi, gli hotel, hanno modificato le proprie politiche tariffarie, applicando rincari tesi a compensare le perdite degli ultimi mesi, i maggiori costi di sanificazione e messa in sicurezza dei locali, e il contingentamento delle presenze che, di fatto, riduce i ricavi”.
Nel dettaglio l’indagine del Codacons registra incrementi per i trasporti e in particolare per l’automobile (+16% rispetto al 2020 a causa dei rincari di benzina e gasolio, che portano un pieno a costare oggi oltre 11 euro in più rispetto allo scorso anno) per i treni (le tariffe non hanno subito incrementi, ma la riduzione della capienza massima a bordo ha portato ad una limitazione di sconti, offerte e promozioni rivolte ai passeggeri), per gli aerei (tariffe base degli aerei sono rimaste invariate, ma sono cresciuti i costi di tutti gli altri servizi connessi ai voli).
Rincari anche negli stabilimenti balneari: secondo il Codacons in tutta Italia si registrano incrementi medi del +5% per l’affitto giornaliero di ombrelloni, lettini e sdraio, con punte del +40% in Costiera Amalfitana. Aumentati nei lidi anche i costi delle consumazioni, dei pasti e degli aperitivi, nell’ordine del +10%; E ancora sarebbero cresciuti i prezzi delle strutture ricettive, da hotel a B&B, resort, case vacanza. Cresciuti infine i prezzi nei bar e nei ristoranti dove – sempre secondo il Codacons – pranzare o cenare costa in media tra il +5% e il +10%.
Dello stesso aavviso anche l’Unione Nazionale Consumatori che ha elaborato i dati Istat per stilare la classifica dei prodotti più rincarati nel mese di giugno. Rispetto a maggio, i voli nazionali, in un solo mese segnano un aumento del 19,7%, collocandosi al primo posto della top ten. Al secondo posto villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili con un rialzo del 16,9%. Sul gradino più basso del podio i voli internazionali saliti del 10% sul mese precedente. Non si salva nemmeno chi vuole noleggiare un’auto o vuole affittare un posto auto nel luogo di villeggiatura: dovrà pagare il 6,3% in più rispetto a un mese fa. In quinta posizione il pacchetto turistico: quelli nazionali saranno più cari del 4,5%. Seguono il trasporto marittimo (+2,9%), i pacchetti vacanza internazionali (+2,5%), i musei, parchi e giardini (+1,8%), il trasporto ferroviario passeggeri (+1,1%), mentre chiudono la graduatoria i servizi ricreativi e sportivi che includono anche la voce stabilimenti balneari (parchi di divertimento, piscine, palestre, stabilimenti balneari, impianti sportivi) con un +0,9% (9 volte l’inflazione mensile, pari allo 0,1%). Quanto ai pacchetti vacanza nazionali, rispetto a un anno fa segnano un rialzo del 9,7%. In su anche i prezzi di musei, parchi e giardini con un balzo su base annua del 9,1%. In quinta posizione l’affitto garage e il noleggio dei mezzi di trasporto (+6%), poi il trasporto ferroviario passeggeri (+5,9%). E ancora, i Villaggi vacanze, campeggi (+4,5%), all’ottavo posto fast food e servizi ristorazione take away (+2,6%). Chiudono la classifica il trasporto marittimo (+2,2%) e, in decima posizione, i ristoranti con un aumento dell’1,9%.