E’ stata una domenica infernale per i passeggeri che hanno dovuti fare i conti con centinaia di voli cancellati come già previsto da gran parte delle compagnie aeree e inevitabili ritardi a causa dello sciopero indetto per quattro ore, dalle 14 alle 18, dalle principali compagnie low cost, dai controllori di volo e per il rinnovo del contratto scaduto da sette anni anche da parte del personale della vigilanza privata e di sicurezza degli scali.
A Torino Caselle sono stati soppressi 20 voli, oltre 60 complessivamente negli scali pugliesi di Bari e Brindisi, un centinaio a Fiumicino tra partenze e arrivi. Ita Aiways ha cancellato sull’intera rete 122 voli a causa dello stop dei controllori di volo che affianca quello dei piloti ed assistenti di volo di Ryanair, Malta Air e della società CrewLink, di Easy Jet e Volotea, accanto all’agitazione, proclamata da Cub Trasporti ed Usb, nel comparto del trasporto aereo e dell’indotto. A Linate e Malpensa le cancellazioni sono state 80 voli, 79 a Orio al Serio e una quarantina anche a Bologna.
Il disagio è stato comunque contenuto grazie all’annuncio dello sciopero dato con sufficiente anticipo ai viaggiatori, ma certo non sono mancate le conseguenze negative per chi ha dovuto posticipare o anticipare le partenze per le vacanze. Le associazioni dei consumatori Unc e Codacons hanno presentato un esposto all’Antitrust per verificare la legittimità dello stop ed il Codacons, in particolare, ha chiesto di indagare anche a Commissione Ue, Enac e alle diverse procure.
Intanto il Codacons quantifica il costo dello sciopero per le compagnie aeree: 7 miliardi di cui 2 per ristori e indennizzi. Le associazioni che tutelano i consumatori ricordano che, come previsto dalle norme europee, in caso di cancellazione del volo il passeggero ha diritto alla scelta tra 3 opzioni: – rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata; imbarco su un volo alternativo quanto prima possibile in relazione all’operativo della compagnia aerea o infine imbarco su un volo alternativo in una data successiva più conveniente per il passeggero. Se la cancellazione del volo non è stata comunicata con almeno due settimane di preavviso, il passeggero ha inoltre diritto ad una compensazione pecuniaria pari a 250 euro per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1500 km; 400 euro per i voli intracomunitari che superino i 1500 km e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 km e infine 600 euro per le tratte aeree superiori ai 3.500 Km al di fuori dell’Unione Europea.