venerdì, 3 Maggio 2024

Cisalpina Tours condannata: dovrà risarcire Fabrizio Chianello

A deciderlo il Tribunale Arbitrale: il TO dovrà pagare ammenda di un milione di euro

Il 23 dicembre scorso è giunto a conclusione il primo atto della ‘querelle' tra Fabrizio Chianello e il Gruppo Blu Holding. La vicenda ha avuto inizio il 4 febbraio 2009 dopo la clamorosa revoca, effettuata da parte dell'Assemblea di Cisalpina Tours, di Fabrizio Chianello stesso e del padre, Pasquale Chianello, all'epoca rispettivamente ad e presidente di Cisalpina. Il Tribunale Arbitrale, chiamato a dirimere il contenzioso tra Fabrizio Chianello e la società Cisalpina Tours (Gruppo Blu Holding S.p.A.), ha stabilito che la revoca di Fabrizio Chianello dalla carica di ad di Cisalpina è intervenuta in totale assenza di giusta causa e che i numerosi addebiti mossi aChianello sono tutti infondati. Dunque Cisalpina è stata condannata al pagamento in favore di Chianello della somma di 1 milione di euro oltre interessi.
Inoltre, il Tribunale Arbitrale ha anche rigettato la domanda di risarcimento danni formulata in via riconvenzionale da Cisalpina e la domanda di Investitori Associati, socio indiretto di Cisalpina, volta a spossessare Chianello della sua partecipazione in Blu Holding.
Soddisfazione è stata espressa da Chianello: "ritengo confermato che la revoca mia e di mio padre, Pasquale Chianello, non sia altro che il frutto di un vile accordo (documentato) fra finanzieri privi di scrupoli e manager disonesti, il tutto allo scopo di insabbiare gravissimi e reiterati episodi di mala-gestio da me più volte denunciati negli organi statutariamente preposti". Chianello, inoltre, si dice certo che l'esito analogo possa giungere per suo padre, Pasquale, fondatore di Cisalpina e inopinatamente revocato dalla carica di presidente della società.

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