Al momento, nel ddl Comunitaria non berrà introdotto nessun tetto temporale per la concessione delle spiagge, così come voleva fare la maggioranza per 20, 50 o 90 anni. La norma, infatti, spiega il relatore del provvedimento, Gianluca Pini, è stata accantonata e diventerà oggetto, molto probabilmente, di una delega al governo. L'intenzione, avverte sempre Pini, "è quella di creare uno strumento più snello per dare slancio e dinamismo al settore".
Ma per Armando Cirillo, responsabile Turismo del Partito Democratico si tratta di altro. "Oggi dopo tanti rimandi, traccheggiamenti ed esitazioni, la maggioranza è finalmente approdata a una soluzione per le concessioni demaniali delle spiagge: fare propria e rubare la proposta avanzata per il settore dal Partito Democratico. Perché di questo si tratta, in sostanza la delega al governo in materia. Prima, con il decreto Sviluppo, hanno affrontato le problematiche legate turismo balneare con estrema superficialità, poi, con la decisione di oggi, ammettono implicitamente o di non aver fatto nulla o di non esserne capaci".
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