L’ombra della maledizione del Titanic torna ad allungare i suoi tentacoli fra le gelide acque dell’Atlantico del nord. Un batiscafo, usato per offrire a drappelli di ‘turisti’ danarosi l’emozione di poter osservare il relitto del lussuoso transatlantico divenuto oltre un secolo fa simbolo di sventura dei mari, è infatti “disperso” a centinaia di miglia al largo del continente americano, dopo aver interrotto tutti i contatti con la superficie poco dopo essersi immerso in profondità.
A diffondere l’allarme è stata la Guardia Costiera di Boston, impegnata nel coordinamento di ricerche che con il correre delle lancette si fanno via via più affannose: anche per la vastità del tratto di un quadrante di mare assai remoto dalle coste. A bordo del sommergibile ci sono cinque passeggeri: l’ex pilota aeronautico britannico Hamish Harding, esploratore e titolare della piccola società Action Aviation con base negli Emirati, già noto come turista spaziale e pilota nel 2022 del quinto volo della navetta Blue Origin di Jeff Bezos; un uomo d’affari pachistano e suo figlio; il numero uno dell’azienda proprietaria dell’imbarcazione – la OceanGate Expedistions – Stockton Rush e il pilota di sommergibili francese Paul-Henry Nargeolet.
Il Titan, capace di scendere a ben 4.000 metri sotto il livello del mare, ha appunto una capienza massima concepita proprio per 5 passeggeri. Visitatori disposti a pagare un biglietto salatissimo per farsi calare negli abissi per oltre una settimana e vedere con i propri occhi i fondali su cui sono adagiati i resti di quello che fu il bastimento più famoso del mondo, a circa 3.800 metri di profondità: resti identificati nel 1985 dopo decenni di esplorazioni febbrili.
L’avventura, gestita dalla società OceanGate Expeditions, prevede otto giorni di missione, al costo – tutt’altro che abbordabile – di 250.000 dollari a persona. Il prezzo di un’esperienza da vivere a contatto con l’oscurità delle fosse oceaniche, ma soprattutto con gli spettri passati della vicenda del transatlantico maledetto, rimasta legata alla memoria collettiva d’intere generazioni grazie a libri, canzoni o film di successo (in primis il kolossal con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet per la regia di James Cameron vincitore nel 1997 di 11 premi Oscar).
Progettato nel 1908, varato nel 1911 dai cantieri di Belfast per conto della White Star Line al costo complessivo di 1,5 milioni di sterline dell’epoca (circa 200 milioni di oggi) e registrato nel porto di Liverpool, il Titanic colò a picco con oltre 1.500 dei suoi 2.200 passeggeri circa la notte del 15 aprile 1912, dopo aver urtato un iceberg alla prima traversata fra Southampton, in Inghilterra, e l’America.