Contro l’overtourism numero chiuso anche sulla neve
20 Novembre 2025, 11:20
La stagione invernale 2025/2026 nella SkiArea Madonna di Campiglio Dolomiti di Brenta, in Trentino, segna una svolta nell’esperienza sulla neve, con il debutto del progetto “Numero Ideale”, prima iniziativa in Italia – annunciata nei mesi scorsi – che limita la vendita di skipass giornalieri nelle giornate di massima affluenza per garantire qualità e sicurezza sulle piste.
La ski area introduce anche nuovi servizi come “Scia Prima”, con aperture anticipate degli impianti, e la ribattitura di mezzogiorno della pista Vagliana per assicurare condizioni ottimali di sciabilità.
Intanto, anche Venezia ha confermato il ticket d’accesso per il 2026. La Giunta comunale ha approvato la delibera che conferma le due fasce di pagamento: 5 euro per chi paga entro quattro giorni dall’accesso e 10 per chi effettua il pagamento nei quattro giorni precedenti l’ingresso in città. L’obiettivo è rafforzare il ricorso alla prenotazione anticipata, migliorando la capacità di gestione dei flussi turistici e consentendo ulteriori verifiche in vista dell’applicazione a regime.
Il contributo sarà applicato dalle 8.30 alle 16.00 il 3, 4, 5, 6, 10, 11, 12, 17, 18, 19, 24, 25, 26, 27, 28, 29 e 30 aprile; 1, 2, 3, 8, 9, 10, 15, 16, 17, 22, 23, 24, 29, 30 e 31 maggio; 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 12, 13, 14, 19, 20, 21, 26, 27 e 28 giugno; 3, 4, 5, 10, 11, 12, 17, 18, 19, 24, 25 e 26 luglio 2026.
Nel frattempo, anche il presidente di Federalberghi Toscana Francesco Bechi, a margine del convegno ‘Diamo voce al turismo’, ha ribadito la necessità di far pagare a coloro che vengono dalla mattina alla sera”. Bechi ha osservato che “i grandi flussi di turisti arrivano con i pullman a villa Costanza e poi ne arriveranno” in prossimità delle fermate della tramvia, “i turisti prendono il servizio pubblico pagando una tariffa che dovrebbe essere quella corretta per tutti coloro che usano il mezzo per lavoro. È chiaro che non possiamo impedire alle persone di prendere la tramvia, però possiamo vedere di far pagare a coloro che la utilizzano in maniera ‘strumentale’ un maggior onere”.