L’aumento dei prezzi del carburante (+89% da inizio anno), insieme ai costi salariali che rappresentano il 25% delle entrate e i pochi ‘incentivi’ impatteranno sul trasporto aereo con numerosi voli cancellati che potrebbero diventare la nuova normalità in Europa. Le tariffe aeree continueranno la spirale di crescita: secondo lo studio Allianz Trade i prezzi saliranno del +21%, in Europa, quest’anno con un picco previsto nel primo trimestre del 2023.
Nonostante l’aumento dei prezzi, secondo lo studio la domanda rimarrà forte, poiché il terzo e il quarto trimestre dell’anno sono tradizionalmente periodi di punta per i viaggi (con la stagione estiva nell’emisfero settentrionale e le festività di fine anno). Nel 2019, il load factor globale era in media del 90% e dell’85% per l’Europa. Oggi si attesta rispettivamente al 77% e al 71%, mostrando chiari segni di ripresa.
Inoltre, dopo le chiusure per la pandemia, i consumatori sembrano più disposti a viaggiare, preferendo accorciare la durata dei loro viaggi o soggiornare in alloggi meno costosi per compensare i maggiori costi di trasporto, il che suggerisce che viaggiare non è più considerato così discrezionale come in passato.
Nel 2023 è previsto un aumento del +23% annuo, che riporterà i ricavi ai livelli osservati nel 2019 (in termini di valore), raggiungendo il pareggio.
La carenza di personale combinata con gli scioperi degli attuali dipendenti, che richiedono migliori condizioni di lavoro, hanno portato molte compagnie aeree a cancellare i voli. Questo, a sua volta, ha spinto – spiega lo studio – al rialzo i prezzi (le tariffe medie dei passeggeri aerei per l’Europa sono passate da 193 dollari a febbraio 2022 a 215 a maggio). Tuttavia, tariffe aeree più elevate non saranno sufficienti per evitare un terzo anno consecutivo di perdite nette. Dopo i -137,7 miliardi di dollari del 2020 (margine netto del -36,0%) e i -42,1 miliardi di dollari del 2021 (margine netto del -8,3%), l’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo prevede perdite nette di -9,7 miliardi di dollari nel 2022 (margine netto del -1,2%).