venerdì, 29 Marzo 2024

Fusione Fs-Anas: c’è la firma: Delrio: nasce colosso infrastrutture 

Con la firma dei decreti del ministero dei Trasporti e del ministero dell’Economia è arrivato il via libera del Governo per la fusione Fs-Anas. Come più volte promesso, la firma è arrivata  prima della fine dell’anno, smentendo dubbi e timori per il rischio di un ulteriore slittamento dovuto a ritardi sugli ultimi ‘passaggi procedurali’.

“Il dado è tratto”, ha commentato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio dando il via libera al “grandissimo gruppo industriale e infrastrutturale” con il Governo che ha pianificato decine di miliardi di investimenti su più anni per ferrovie e strade prioritarie, “per rendere più competitivo il Paese”.

Il Gruppo Fs una volta integrato con Anas avrà “la forza necessaria per la realizzazione ed esecuzione di opere e progetti integrati, disponendo di 108 miliardi di investimenti in dieci anni e 81 mila dipendenti”, assicura il ministro che vede nell’operazione “un grande risultato per connettere l’Italia sempre meglio nei suoi collegamenti nazionali e internazionali puntando alla sostenibilità ed efficacia delle reti e degli investimenti”.

Per l’attuazione effettiva bisogna comunque attendere il parere della Corte dei Conti e dell’Antitrust mentre dovrà riunirsi l’assemblea delle Fs per il conferimento delle azioni da parte del Mef.

Soddisfazione è stata espressa da Renato Mazzoncini, ad di FS Italiane: “ripagheremo la fiducia che viene concessa al Gruppo FS con il massimo impegno per realizzare al più presto le molte sinergie identificate nei mesi di studio del piano industriale. Verranno messe a disposizione di Anas tutte le competenze di ingegneria e di processo del Gruppo che hanno consentito in questi anni a Rfi di attestarsi su oltre 4 miliardi di euro di investimenti annui”.

Sono passati 20 mesi da quando il Governo ha avviato la fase esplorativa per la possibile integrazione tra le due società. In un primo tempo si pensava di poter chiudere già per la fine del 2016, poi la deadline è stata spostata avanti.

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