“L’impatto complessivo sull’economia dell’aviazione civile è di circa 70 miliardi di euro, 7 volte i ricavi dei vettori aerei”. E’ quanto emerge da uno studio di Bain & Company presentato al convegno organizzato dall’Enav su ‘Trasporto aereo: volano per lo sviluppo del Paese’. In particolare, l’impatto diretto è di 18 miliardi, di cui 10 miliardi di ricavi generati in Italia dalle compagnie aeree, 3 miliardi di giro d’affari degli aeroporti e 5 miliardi di ricavi totali dei servizi diretti (generati da controllo voli, handling, manutenzione, carburante, agenzie viaggi). L’impatto indiretto è invece di 53 miliardi, di cui 34 miliardi di giro d’affari generati da passeggeri domestici e internazionali del leisure travel, 16 miliardi di ricavi generati da passeggeri del business travel, 3 miliardi nell’aerospace e infrastrutture per investimenti e produzione di aerei civili. Alla luce delle previsioni di crescita del traffico in Italia, inoltre, lo studio calcola un potenziale impatto sull’economia di 60-80 miliardi al 2035.
Il traffico aereo ha registrato a gennaio una crescita del 7,6%, ha indicato l’ad di Enav Roberta Neri a margine del convegno. Neri ha inoltre ricordato che nel dicembre 2016 (con un anticipo di circa 5 anni sul termine definito dalla regolamentazione europea del Single European Sky) Enav “ha implementato un progetto rivoluzionario che ha reso possibile, per tutti i velivoli in sorvolo ad una quota superiore agli 11.000 metri, di attraversare i cieli italiani con un percorso diretto senza far più riferimento al network di rotte: grazie al Free Route, è stato possibile generare, nel 2017, un risparmio di circa 30 milioni di kg di carburante pari a circa 95 milioni Kg di CO2 che non sono stati dispersi nell’ambiente. C’è anche un discreto risparmio per le compagnie di circa 22 milioni di euro nel 2017″.
“Il settore del trasporto aereo è un po’ considerato una Cenerentola del settore dei trasporti. E’ un peccato: il settore merita più attenzione” ha invece affermato il ministro dei trasporti Graziano Delrio. “L’aumento dei passeggeri e’ rilevante e dobbiamo essere pronti”, ha aggiunto Delrio, sottolineando in particolare la necessità che a questo aumento dei passeggeri corrisponda un “aumento degli investimenti nel settore tecnologico”. Nello specifico degli aeroporti, Delrio ha ribadito l’importanza per gli scali italiani di cooperare tra loro: “sono troppi, ma se messi in rete possono diventare un’opportunità”.
“L’anno scorso i passeggeri del lungo raggio sono cresciuti del 3,9% a parità di capacità e nei primi mesi di quest’anno i tassi di crescita sono ancora superiori”, ha concluso il commissario straordinario di Alitalia Stefano Paleari.