mercoledì, 24 Aprile 2024

Garavaglia: organizzarsi già ora per l’estate, indennizzi equi e mirati in tempi certi

“Ci auguriamo che da qui a Pasqua le cose vadano meglio, dopo di che guardiamo sempre il bicchiere mezzo pieno: l’anno scorso l’estate ha visto comunque una rinascita del turismo perché d’estate il virus è meno aggressivo. Quindi la prima cosa da fare è organizzare bene l’estate ma vuole dire anche pensare sul ‘lungo’ periodo”. Lo ha detto il ministro del turismo Massimo Garavaglia a Porta a Porta su Rai1. “Vedendo come l’anno scorso le cose sono andate meglio, se si può già pensare che si può fare qualche evento, penso qualche fiera, nel periodo estivo, iniziamo a programmarlo e farlo. Già è un modo diverso di approcciare il tema. Poi ci auguriamo tutti di arrivare all’estate vaccinati e a quel punto il problema non c’è più”.  A Bruno Vespa che gli ha chiesto se è un’aperturista, Garavaglia ha risposto: “Siamo degli aperturisti pragmatici, se si può aprire si apre, se non si può non lo si fa ma basta avvertire per tempo”.

“E’ chiaro che la promozione deve invitare il turista a venire in Italia, e non in una singola regione, e poi una volta qui troverà mille cose diverse da fare e da vedere” ha aggiunto. Quindi si è soffermato sul digitale: “Chiaramente il mondo è cambiato in questi anni e avere una piattaforma digitale che funzioni bene per promuovere l’Italia è fondamentale. Faccio un esempio stupido: oggi un americano che vuole venire in Italia digita Visit Italy e si aspetta che ci sia un sito ufficiale e invece spunta un sito privato… Quindi, in questo campo, direi che abbiamo l’iradiddìo da fare. Allora sono molto contento che siamo tutti d’accordo a abbiamo un obiettivo condiviso: andare uniti sulla promozione brand Italia nel mondo e migliorare tutto l’aspetto digitale. Oggi si fa tutto in digitale in questo settore e noi siamo fermi a un sito di 10 anni fa”.

Infine, sulla tematica scottante dei ristori: “iniziamo a spendere i soldi già a bilancio, ci sono 400 milioni da distribuire ancora a tour operator e agenzie di viaggi. Adesso ci mettiamo la testa e li diamo. Poi nel prossimo decreto indennizzi, quello dei 32 miliardi, vediamo di ottimizzare i meccanismi, è chiaro in quello che si è fatto sull’onda dell’emergenza qualche problemino c’era. Preferisco non dire cose che non sono corrette e non posso dare percentuali di indennizzi sulle perdite ma cambia il metodo, Innanzitutto sul periodo che deve essere congruo, pensiamo ad alberghi e ristoranti ma anche agli operatori dello sci, valutiamo una o più stagioni e non mese per mese. E valutiamo anche cosa. Il modello tedesco è quello migliore, non solo il fatturato ma anche la valutazione dei costi fissi, si va in quella direzione. Per cui indennizzi più mirati e più equi”. E infine un altro aspetto molto importante: “Quello della certezza: se si dice che ti spetta un indennizzo, bisogna dire quanto ed entro entro quando. E’ importante per programmarsi e gestire la propria impresa”, ha concluso.

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