venerdì, 22 Novembre 2024

Il mondo del turismo a confronto con il ministro Garavaglia aspettando la ripartenza

“Per il mondo del turismo abbiamo già due buone notizie: abbiamo istituito il ministero del Turismo e il ministero è già operativo”. Lo ha detto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia aprendo i lavori del convegno “Per l’Italia! Il Turismo come motore economico e sociale per la vera ripartenza”, in diretta fino alle 13,30 su youtube cliccando qui. L’evento è organizzato dall’Associazione Internazionale dei Cavalieri del Turismo, realtà no-profit di alto valore culturale e sociale, che opera dal 1979 per promuovere lo sviluppo del turismo ed è da quest’anno presieduta dall’amministratore unico di Fiera Roma Pietro Piccinetti.

Garavaglia è tornato a parlare della questione sostegni al settore che saranno inseriti nel prossimo decreto per il quale il ministero sta già raccogliendo diversi suggerimenti dai soggetti coinvolti. “La ripartenza vera – ha aggiunto il ministro – ci sarà solo quando saremo vacccinati, ma già ora si può lavorare in sicurezza e non disperdere le competenze. Ma come ripartire più forti di prima?. Ci sono delle linee di azione abbastanza note e obbligate, ad esempio si deve approfittare del periodo per migliorare le strutture e poi c’è il tema della rivouzione digitale che può dare una grande spinta al settore. Tutto questo solo superando la frammentazione. A livello orizzontale, finalmente c’è il ministero del turismo e quindi le competenze sono chiare, abbiamo dignità di ministero con portafoglio, per interloquire con il ministero dello Sviluppo economico e con quello della Cultura. Ma anche a livello verticale: abbiamo già recuperato il rapporto con le regioni in particolare sulla promozione del brand Italia”.

“La situazione turistica – ha detto Marina Lalli, presidente Federturismo – è disperata ma ora, con l’istituzione di un ministero ad hoc,  speriamo in un’attenzione dedicata. Servono ancora ristori, quelli finora stanziati non sono bastati e diversi codici ateco sono stati esclusi. Inoltre puntiamo sul piano vaccini per gli operatori turistici, dobbiamo essere percepiti come destinazione sicura, non parlo solo degli stranieri, ma anche degli stessi italiani ai quali dobbiamo offire la sicurezza di scegliere strutture sicure”.

Il punto di vista delle adv è stato espresso da Ivana Jelinic, presidente Fiavet, che si è detta felice per nomina del ministro del turismo. Quindi ha sottolineato: “se qualcosa di buono porterà la pandemia sarà la spinta per il settore agenziale. Oggi il consumatore è sempre più attento, cerca il prodotto personalizzato, costruito su misura, e adesso le condizioni sanitarie richiedono ancora più attenzione e rassicurazione. Rassicurazioni che il cliente viaggiatore potrà trovare nel canale agenziale, che intanto saprà evolversi, fornendogli la giusta competenza e profesisonalità”.

Un focus sul sitema termale è stato offerto dal presidente di Federterme Massimo Caputi: “il sistema termale cavalca turismo e sanità e oggi vive una profonda fase di ricoversione. Per la ripartenza servono interventi seri, a cominciare da un bond turismo a venti anni garantito dallo Stato, come è stato fatto in altri paesi mentre altre tre regioni (Campania, Toscana, Emilia Romagna) ci stanno lavorando; ancora un ecobunus non al 110% ma tarato per le strutture tutistiche abbattendolo al 70/80%; politiche del lavoro mirate, non dico di azzerare la cssa integrazione ma di utilizzarer strumenti scollegati da quelli del manufatturiero, come ad esempio il Fondo nuove competenze che, se correlato al sistema turistico, può rivelarsi un ottimo modello, infine urge realizzare una piattaforma sul turismo del benessere, come hanno già fatto paesi quali Croazia, Francia e Spagna”.

La situazione critica del congressuale, fermo praticamente da 12 mesi, invece è stata affrontata da Alessandra Albarelli, presidente di Federcongressi: “è inutile pensare ai ristori se non emettiamo una fattura da ormai quasi un anno, come fare a resistere fino al 2022? Nell’ultimo dpcm – ha spiegato – è stata prevista la riapertura delle sale di cinema e teatri dal 27 marzo. Ma perchè non possiamo aprire anche le sale conferenze per ospitare gli eventi? L’attività congressuale potrebbe riprendere esattamente come quella dei teatri, i protocolli esistono e sono stati migliorati dalle strutture. Dobbiamo sapere oggi quando potremo ripartire, abbiamo ancora il tempo di mettere in campo qualche attività per i prossimi mesi, ma serve una data certa”.

“I dati del turismo mondiale sono terrificanti con -74% arrivi internazionali – ha detto Alessandra Priante, direttore Europa UNWTO – abbiamo perso un miliardo di arrivi internazioni e a un anno dalla dichiarazione della pandemia la situazione è anche peggiore a quella di novembre: di nuovo tante destinazioni sono chiuse al turismo internazionale. Io dico sempre che il turismo è una scienza e come tale deve basarsi sui numeri, e dunque sulla programmazione ma sappiamo bene che il biennio 20/21 è già finito turisticamente parlando”. Priante ha sottolineato l’importanza delle soluzioni digitali per far ripartire il settore, come il pass sanitario a cui sta lavorando la commissione europea ma anche lo Iata Travel Pass: “tutti strumenti – ha spiegato – che serviranno a facilitare lo scambio di informazioni sulla situazione personale sanitaria, senza i quali rischiamo di restare bloccati senza possibilità di muoverci”.

Dal canto suo, Carlotta Ferrari, presidente Convention Bureau Italia ha fatto due richieste al neo ministro: governance più chiara e risorse specifiche. “In Italia – ha chiarito – dobbiamo organizzare meglio il sistema turistico affinchè anche i grandi attrattori possono sedere al pari delle regioni con un ruolo preciso all’interno del sistema turistico nazionale. Infine la questione delle risorse è fondamentale perchè senza non andiamo da nessuna parte, ad esempio potremmo fare come l’Austria”.

 

Gli interventi in diretta proseguiranno fino alle 13,30 su youtube.com.

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