venerdì, 19 Aprile 2024

Il turismo creativo è l’ultima novità in fatto di viaggi trendy

Il turismo creativo è considerato come il turismo di nuova generazione. Il segmento è in piena espansione e ha sempre più seguaci nel mondo, ovvero turisti desiderosi di poter prendere parte ad attività creative con la popolazione locale.

Soffiare il vetro a Biot, iniziarsi al mondo della rumba a Barcellona, imparare a cucinare i croissant parigini, esibirsi in concerto in una chiesa romana, partecipare ad un laboratorio di cucina in Galizia o a Bangkok, tessere una stola secondo la tradizione Maya in Guatemala, produrre musica chillout a Ibiza, sono solo alcune delle esperienze che promuove il Creative Tourism Network® – Rete Internazionale per la Promozione del Turismo Creativo, presente sia al WTM di Londra che all’EIBTM di Barcellona. Il network venne fondato a Barcellona del 2010, dalla Fundació Societat i Cultura (FUSIC), che nel 2005 promosse anche la piattaforma pioniera Barcelona Turismo Creativo.

Tra i vari pregi del turismo creativo c’è l’opportunità di variare l’offerta turistica di una destinazione e la possibilità – nel caso di territori che mancano di una tradizione turistica precedente – di aprirsi a un turismo di qualità ottimizzando le risorse materiali e immateriali esistenti (tradizioni, savoir-faire, artigianato, artisti…). Inoltre, è un comparto che influisce positivamente sull’autostima dei cittadini autoctoni ed è molto apprezzata in un’epoca in cui le mete turistiche devono trovare un punto di equilibrio tra l’affluenza massiva dei turisti e la qualità della vita dei residenti. Inoltre, ha effetti anche sulla destagionalizzazione visto che permette un’attività turistica continuativa in molte destinazioni turistiche. Inoltre, sposta l’interesse del turista dalle tradizionali “attrazioni turistiche”.

D’altro canto, se fino a cinque anni fa il turista creativo era ancora una persona che praticava un’attività artistica nel paese d’origine e voleva perfezionarla durante le vacanze, ora si assiste ad una nuova tendenza per cui i turisti in generale integrano il loro tradizionale programma di visite con più attività partecipative e creative, con lo scopo di vivere esperienze culturali ed umane.

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