martedì, 26 Novembre 2024

Il turismo post-covid sarà più autentico e consapevole, la crisi ha accelerato trend

Il 2020 ha avuto nel settore dei viaggi e del turismo effetti economici dirompenti, ma anche di cambiamenti nell’orientamento dei viaggiatori che in parte si erano già affacciati anche prima della crisi e che continueranno a lungo anche dopo la fine della pandemia. E’ quanto emerge dai dati dello scorso anno e dalle tendenze per i prossimi evidenziati nel XXIV Rapporto sul turismo italiano, a cura di Cnr-Iriss, presentato nella giornata inaugurale di Bit Digital, prima edizione interamente online della Borsa Internazionale del Turismo.

Nell’anno trascorso, con il culmine della pandemia da Covid, i flussi turistici internazionali sono crollati del 59,2% e il turismo domestico in Italia ha fatto segnare una contrazione del 44,1%. A farne le spese sono state le attività principalmente connesse a viaggi e turismo: agenzie di viaggio -76,3%, trasporto aereo -60,5%, servizi di alloggio e ristorazione -42,5%.

Le vacanze 2020 hanno visto un netto incremento del turismo domestico con un grande aumento nell’utilizzo di seconde case, di destinazioni nelle località montane, rurali, minori o comunque diverse rispetto ai grandi circuiti delle località più note. Si è rilevato anche un orientamento dei viaggiatori verso uno standard di ospitalità medio alta, una riduzione della stagionalità e della permanenza media, con una netta tendenza alla vacanza frequente e al turismo last minute. In generale, per quanto riguarda la sistemazione, si sono privilegiate strutture ricettive che consentono di ridurre il più possibile l’interazione umana e si sono diffusi comportamenti orientati a etica e responsabilità.

“Anche se ovunque sono presenti richiami al Covid-19 ed ai suoi effetti – ha detto nelle sue conclusioni Alfonso Morvillo del Cnr, intervenuto al convegno inaugurale – si ha la sensazione che gli sviluppi in atto seguano tendenze che si erano manifestate già prima del 2020 e che continueranno anche negli anni successivi. Lo sviluppo del sistema di offerta turistica – ha concluso Morvillo – si è comunque verificato anche nel 2020, con un aumento della ricettività e degli altri servizi, il che testimonia la grande fiducia degli operatori in un ulteriore sviluppo del settore. Il modo di fare turismo d’ora in avanti, tuttavia, sarà più consapevole, con una più accurata ricerca dell’autenticità ed una crescente presa d’atto che la bellezza di una destinazione o di un prodotto non siano più sufficienti per generare valore per i turisti consumatori”.

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