Sono atterrati a Pratica di Mare i primi due aerei militari che hanno riportato in Italia 200 connazionali che hanno voluto lasciare Israele. Inoltre, altri 200 italiani circa saliranno a bordo dei mezzi dell’aeronautica militare italiana a Tel Aviv oggi stesso. Le operazioni disposte dai ministeri Difesa ed Esteri sono gestite dal Coordinamento di vertice interforze in coordinamento con gli uffici del Maeci. Nei prossimi due voli si prevede l’arrivo di 180-200 italiani che atterreranno anch’essi nell’aeroporto militare di Pratica di mare. A fine giornata saranno dunque rientrati da Israele 400 italiani. I voli militari sono stati organizzati per il rimpatrio dei concittadini considerando che diverse compagnie aeree hanno momentaneamente cancellato i collegamenti verso il Paese e, con l’aeroporto Ben Gurion che resta aperto, in queste ore.
Anche per questo motivo, la Farnesina invita i connazionali a rinviare il proprio viaggio, in caso di spostamenti non strettamente necessari. Questo infatti l’aggiornamento pubblicato su Viaggiaresicuri.it: “a seguito del massiccio lancio di razzi dalla Striscia di Gaza, in varie località del Paese, il 7 ottobre 2023 le Autorità israeliane hanno dichiarato lo stato di guerra. Una specifica allerta interessa tutte le località, in un raggio di 80km dalla Striscia di Gaza. Tale misura è al momento in vigore fino a martedì 10 ottobre 2023, alle ore 18, tuttavia non si possono escludere ulteriori proroghe. La situazione di sicurezza in Israele e nei Territori Palestinesi resta estremamente fluida e si segnalano cancellazioni sulle tratte aeree da e per l’Italia: si invitano, pertanto, i connazionali a rinviare il proprio viaggio, in caso di spostamenti non strettamente necessari.
Le Compagnie El Al e Israir continuano ad operare voli da e per l’Italia ed altre destinazioni dall’aeroporto “Ben Gurion”: a chi non avesse ancora un volo confermato con altri vettori, si consiglia di controllare la disponibilità con queste compagnie, direttamente dai siti web. Per chi si trovasse in aeroporto, si suggerisce di controllare comunque ai banchi El Al e di Israir la disponibilità di posti sulle destinazioni in uscita, in caso di mancata presentazione di passeggeri già prenotati.
Si invitano i connazionali presenti in Israele e nei Territori Palestinesi ad evitare spostamenti non strettamente necessari, mantenere la massima attenzione, restare informati e seguire le indicazioni delle Autorità locali.
Ai connazionali presenti in aree limitrofe alla Striscia di Gaza e nel Golan e nelle aree più vicine, si raccomanda di seguire con particolare attenzione le indicazioni di sicurezza suggerite dallo “Home Front Command” israeliano (pagina https://youtu.be/ec7P_RKgHfI?feature=shared con i consigli su aree protette; sito internet www.oref.org.il che può essere consultato, per motivi di sicurezza, solo nel territorio israeliano).
Si segnala, inoltre, che i valichi terrestri di frontiera con la Giordania potrebbero subire chiusure improvvise. Si consiglia di monitorare gli aggiornamenti forniti dalle Autorità locali, sia giordane sia israeliane, che potrebbero in qualsiasi momento disporne l’apertura e la chiusura e limitarne il funzionamento.
Aggiornamento anche per la Giordania: “a seguito dell’emergenza in corso in Israele, Cisgiordania e Striscia di Gaza, i valichi terrestri di frontiera con la Giordania potrebbero subire chiusure improvvise. Si consiglia di monitorare gli aggiornamenti forniti dalle Autorità locali, tanto giordane che israeliane, che potrebbero in qualsiasi momento disporre apertura e chiusura e limitarne il funzionamento.
Qualora aperti, si consiglia di recarsi con largo anticipo, essendo in questa fase preventivabili code e attese superiori alla media.
Si suggerisce inoltre, nel perdurare della situazione di emergenza in corso, di prestare massima attenzione, mantenersi informati sugli sviluppi sul terreno e seguire le indicazioni delle Autorità locali.