39% americani e 19% europei usa già la IA per viaggiare
giovedì, 08 Maggio 2025
“Il 39% dei turisti americani e il 19% degli europei usa già l’intelligenza artificiale per aiutarsi a programmare un viaggio. Questo studio è uscito due giorni fa, il 19% è tanto. È molto più importante questo cambiamento rispetto ad esempio alla rivoluzione tecnologica di più di vent’anni fa”. Partendo da questi dati riportati da Mirko Lalli, Ad di The Data Appeal Company e vicepresidente di Turismi.Ai è chiaro che l’IA non è il futuro ma permea già il nostro presente.
Il tema viene sviscerato nell’evento “Intelligenza Artificiale e Turismo: una roadmap per il sistema Paese” organizzato alla Camera dei deputati su iniziativa della deputata Alessia Ambrosi (FdI) e di Turismi.Ai a cui ha partecipato anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè. “L’intelligenza artificiale – dice – è un tema che può essere visto come una minaccia, come un’opportunità. Io credo che sia una grande opportunità, soprattutto per il settore del turismo. Il punto è ovviamente mettere sempre al centro l’uomo. Perché la tecnologia, l’intelligenza artificiale deve essere uno strumento nelle mani dell’uomo e non l’uomo uno strumento nelle mani dell’intelligenza artificiale”. Santanchè annuncia poi che sta rimettendo a punto il piano strategico industriale del turismo per il 2022-2027. E questa volta ci sarà spazio anche per la IA. “Quando il mese scorso – dice Santanchè – abbiamo preso parte al Comitato Turismo dell’Ocse, abbiamo assunto il ruolo di capofila europeo sull’IA nel comparto. E in settimana abbiamo incontrato il Politecnico di Milano, che occupa una posizione di preminenza nel campo delle tecnologie, dell’IA e dei dati. Anche perché, se non ha i dati giusti, l’IA dà delle informazioni sbagliate. Quello che dobbiamo fare, infatti, è dialogare con le Regioni e con i Comuni per fornire i dati. Questo è il primo tema: poter aiutare a tutti i livelli istituzionali a fornire dati giusti”.
Concorda pienamente sul concetto di porre le ‘domande giuste’ all’IA Edoardo Colombo, presidente di Turismi.Ai: “Se un tempo servivano le Task Force di esperti, oggi potremmo dire che necessitiamo di Ask Force”. Per questo la deputata Alessia Ambrosi sostiene con convinzione il progetto – attualmente in valutazione da parte del Governo – di creare un hub nazionale dei dati turistici: “uno snodo strategico per alimentare strumenti predittivi, decisionali e gestionali. Ma – dice – c’è anche un’altra grande sfida: sostenere le migliaia di micro e piccole realtà che costituiscono il cuore pulsante del turismo italiano e che spesso non dispongono delle risorse necessarie per affrontare la transizione tecnologica. Serve una formazione diffusa e capillare, pensata soprattutto per chi opera da anni nel settore”.
Secondo Antonio Barreca, direttore generale di Federturismo Confindustria e vicepresidente di Turismi.Ai “questo è un treno da non perdere perché è l’ultimo, non ce ne sarà un altro. L’intelligenza artificiale diciamo è il punto di arrivo finale dello sviluppo tecnologico dell’umanità. Come ha detto il ministro prima, ci troviamo di fronte alla sfida epocale che è pari a quella dell’evoluzione industriale”.
Sulla formazione chiude invece Lalli: “Ricordate quando 25 anni fa mettevamo nel curriculum ‘Conoscenza di Office’? Ora dobbiamo mettere ‘Intelligenza artificiale’. Non sarà l’IA a sostituire le persone ma sarà una persona che sa usare l’intelligenza artificiale a sostituire una persona che non la sa usare”.