Tutti d’accordo sulle risorse per il decreto aiuti ter, che tra i 6,2 miliardi autorizzati dal Parlamento e le nuove poste potrebbe superare i 13 miliardi. Ma nuova lite che si consuma, ancora una volta, sui balneari. Con lo strappo del ministero del Turismo su uno dei primi decreti attuativi della legge sulla Concorrenza.
“Se si fa una cosa che di fatto è inutile in un momento come questo, mi dimetto”, ha detto il ministro leghista del Turismo Massimo Garavaglia a proposito del decreto legislativo sulla mappatura delle concessioni pubbliche (comprese quelle balneari) che potrebbe arrivare domani sul tavolo del Consiglio dei ministri tra i primi decreti attuativi della legge sulla Concorrenza. Testo su cui il ministero “non è nemmeno stato coinvolto”. “Non ha senso – sottolinea – fare una azione che chiaramente sembra politica a una settimana dalle elezioni”.
Quindi, la richiesta, meglio fermarsi e lasciare al nuovo governo onere e onore di affrontare il tema bollente di balneari, ambulanti e affini. “Se si va avanti me ne vado”, affonda Garavaglia, preannunciando una sorta di dimissioni-bis, visto che il governo tutto è già dimissionario.
Ora starà a Mario Draghi decidere se portare comunque entrambi i provvedimenti nel Cdm chiamato ad approvare la nuova tranche di aiuti a famiglie e imprese.