giovedì, 19 Dicembre 2024

Meteoterrorismo, proposta di legge del PD per una Autorità di vigilanza

Le previsioni meteo non possano essere affidabili al 100%, ma spesso mettono in allarme cittadini e imprese con il cosidetto ‘meteoterrorismo’.
Contro questa tendenza un gruppo di deputati del Pd, primo firmatario Tiziano Arlotti, ha presentato una proposta di legge per l’istituzione di un’Autorità che accerterà e sanzionerà “eventuali comportamenti lesivi degli interessi degli utenti” prevedendo l’istituzione del Servizio meteorologico nazionale distribuito (Smnd, Italia e Grecia sono gli unici due Paesi europei a non averlo).

“Siamo avvezzi – ha spiegato Arlotti – alle polemiche vivaci che si determinano soprattutto in previsioni pubblicizzate, che mettono in discussione le scelte dei cittadini. Chiunque oggi può aprire un sito e formulare previsioni. Ma quando si opera in questo settore, vanno garantiti elementi di scientificità che non si intravedono”.

La proposta di legge introduce requisiti formativi e professionali del meteorologo, con particolare riguardo alla formazione universitaria e post-universitaria. Prevista anche l’introduzione di un codice di condotta o autoregolamentazione per tutti i soggetti che trattano e diffondono via web i dati. Questi soggetti saranno obbligati ad affiancare alle previsioni correnti quelle per lo stesso periodo dell’anno precedente, riportando anche l’accaduto e consentendo così al pubblico una valutazione della loro affidabilità.

“Oggi – ha sottolineato la deputata Fregolent – nel campo della meteorologia c’è sempre più il fai da te, soprattutto online. Spesso, quindi, le previsioni sono errate. Con la nostra proposta, che ha ricevuto già il gradimento da parte di chi vive di turismo e pretende più scientificità nelle previsioni, vogliamo porre fine a questa tendenza. Oggi ci sono previsioni fino a 20 giorni con nessun fondamento scientifico”.

Arlotti ha riconosciuto l’Aeronautica Militare “uno dei servizi meteo più attendibili”, ma ha sottolineato anche la necessità di colmare il gap con l’Europa, che vede Italia e Grecia unici due Paesi senza un servizio meteo nazionale privato. 

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