‘Case a 1 euro’: il modello giusto per il ripopolamento dei borghi
10 Ottobre 2025, 10:48
“Spopolamento, degrado del patrimonio edilizio e perdita di vitalità nei borghi storici italiani, sono fenomeni ben noti e ormai strutturali. Sempre più Comuni in Italia hanno adottato politiche innovative per contrastare questo declino, e tra queste spicca l’idea di mettere in vendita immobili abbandonati a prezzo simbolico (1 euro) con l’impegno di ristrutturazione da parte dell’acquirente”. Con questa premessa è stata spiegata alla Camera – presenti il sindaco di Montieri (Gr) Nicola Verruzzi, e Marco Simiani, capogruppo del Pd in commissione Ambiente di Montecitorio – l’iniziativa del Pd ‘Case a 1 euro’ che già conta l’adesione di decine di borghi.
“Tuttavia – avvertono i promotori – non basta abbassare il prezzo, serve un ecosistema favorevole politiche pubbliche, incentivi, supporto tecnico, promozione per far sì che la rigenerazione non sia solo simbolica”. L’obiettivo principale è il contrasto allo spopolamento dei centri storici o delle aree interne. Ma anche il recupero del patrimonio edilizio abbandonato e il rilancio urbano così come l’attrazione di nuovi residenti, investitori, turisti e operatori consentendo un incremento dell’economia locale.
Ci sono già esempi significativi a livello nazionale: a Troina (Sicilia): avviata nel 2014, inizialmente poco operativa, ha ricevuto notevole attenzione internazionale e oggi viene citata come caso emblematico di sfide e opportunità del modello; a Sambuca di Sicilia: uno dei casi più celebri, anche per la visibilità acquisita tramite media internazionali e realtà televisive; Ollolai (Sardegna): il Comune ha lanciato campagne mirate (anche verso cittadini statunitensi), ottenendo migliaia di manifestazioni d’interesse in breve tempo; Fabbriche di Vergemoli (Toscana): proposta di case a 1 euro senza bando, ma promozione delle vendite fra privati, con stime di ritorni economici (es. 2 milioni di euro stimati).
Ma molti altri sono i comuni (in Sicilia, Calabria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Liguria) che hanno introdotto varianti del modello “case a 1 euro”. Montieri, in provincia di Grosseto, ad esempio, ha adottato il modello “Case a 1 euro’ con l’obiettivo di recuperare immobili fatiscenti nel centro storico e contrastare lo spopolamento. L’iniziativa propone la vendita di immobili degradati al prezzo simbolico di 1 euro, con obbligo di ristrutturazione entro circa 3 anni. Se l’acquirente non rispetta l’impegno di ristrutturazione nei tempi e nei modi stabiliti, l’immobile può tornare al proprietario originario o essere revocato. A oggi Montieri ha venduto oltre 70 immobili tramite questa formula, molti dei quali sono stati trasformati in case vacanza, residenze ristrutturate o alloggi turistici.