Via libera delle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato agli emendamenti riguardanti le misure sui balneari. Il relatore del provvedimento Dario Damiani, a margine dei lavori, ha confermato che sono stati approvati gli emendamenti dei relatori e quelli riformulati di Fi e Lega. Si tratta dunque della proroga di 5 mesi dei termini della mappatura, di quella di un anno della messa a gara e del tavolo in materia a Palazzo Chigi.
Il tavolo dovrà individuare, tra l’altro, “i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile”. Nella proposta di modifica si prevede tra l’altro, nell’ambito dell’espletamento dei compiti del tavolo la proroga di un anno (al 31 dicembre 2025 da quello già previsto di fine 2024) del termine ultimo entro il quale “in presenza di ragioni oggettive che impediscono l’espletamento della procedura selettiva, l’autorità competente con atto motivato può differire il termine di scadenza delle concessioni in essere per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura”. I partecipanti al tavolo tecnico non percepiranno gettoni di presenza o emolumenti.
“E’ istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri – si legge nel testo – un tavolo tecnico con compiti consultivi e di indirizzo in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali. Il tavolo è composto dai rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, del ministero dell’Economia e delle Finanze, del ministero della protezione e del mare, del ministero delle imprese e del made in Italy, del ministero dell’Ambiente, di quello per gli Affari regionali e le autonomie, del ministero degli Affari europei, del ministero del Turismo e da un rappresentante delle regioni e un rappresentante per ogni associazione di categoria maggiormente rappresentata del settore”. Il tavolo – si legge ancora – “acquisiti i dati relativi a tutti i rapporti concessori” delle aree “definisce i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale che di quello disaggregato a livello regionale, sia della rilevanza economica transfrontaliera”.
“Ai fini dell’espletamento dei compiti del tavolo” è prorogato al 2025 il termine oltre quale si blocca la possibilità in presenza di ragioni oggettive per l’autorità competente, con atto motivato, di differire il termine di scadenza delle concessioni in essere. Le concessioni continuano in ogni caso ad avere efficacia fino alla data di rilascio dei nuovi provvedimenti concessori.