martedì, 19 Novembre 2024

Nube cenere, paura per nuova eruzione in Islanda

Istituita no fly zone di un raggio attorno al vulcano. Nessun blocco agli spazi aerei europei

Sabato in Islanda si è risvegliato il vulcano Grimsvotn che ha cominciato ad eruttare scagliando verso il cielo una colonna di fumo bianco alta circa 15 km. Le autorità islandesi hanno imposto una no fly zone di un raggio di 220 km attorno al Grimsvotn. L'Isavia, ente responsabile per gli aeroporti e l'aviazione civile, ha comunicato che si tratta di una procedura di routine in caso di fenomeni di questo genere. “Il fumo è a una quota a cui transitano anche i corridoi aerei e le adeguate misure di sicurezza sono state adottate per tutti i velivoli che percorrono lo spazio aereo islandese”, ha spiegato Hjordis Gudmundsdottir, portavoce dell'Isavia.  Gudjon Arngrimsson, direttore per le comunicazioni della compagnia di bandiera Icelandair, ha escluso dal canto suo che l'eruzione possa provocare "problemi di qualsiasi genere" al traffico aereo da e per l'Islanda. Gli esperti escludono la possibilità di una nuova emergenza come quella provocata nell'aprile 2010 dal vulcano Eyjafjallajokul. “L'evento dello scorso anno aveva un carattere eccezionale, le ceneri dell'Eyjafjallajokul erano molto fini, quelle del Grimsvotn sono invece più grezze e destinate a precipitare al suolo assai più rapidamente”, ha spiegato Pall Einarsson, geofisico dell'Università dell'Islanda. Intanto, non è prevista alcuna chiusura dello spazio aereo europeo. Ad affermarlo Eurocontrol, spiegando come al momento l'unico spazio aereo chiuso sia quello sopra l'Islanda. “La nuvola di cenere – confema Eurocontrol – attualmente si innalza fino a 8-12 km di altezza e dovrebbe arrivare sul nord della Scozia martedì. Se l'eruzione del vulcano proseguirà con la stessa intensità, la nuvola potrebbe raggiungere nella giornata di giovedì la zona ovest dello spazio aereo francese e il nord della Spagna”. Eurocontrol, dal canto suo, invita le compagnie aeree a restare vigili e a monitorare costantemente la concentrazione di ceneri nei cieli europei. Nessuna ripercussione sui cieli italiani. Per l’Enac la situazione dei cieli sarà comunque aggiornata nei prossimi giorni a seconda dello sviluppo dell'eruzione e dell'evoluzione dei venti.

 

 

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