venerdì, 19 Aprile 2024

Open air volano per turismo, ma serve legislazione chiara e tax credit

Quasi 2.700 aziende, 20 mila posti di lavoro, una capacità ricettiva di oltre un milione 400 mila posti letto, un giro d’affari annuo di circa tre miliardi di euro, considerando l’indotto. Sono i numeri del comparto turistico open air, vale a dire campeggi e villaggi in Italia presentati al convegno organizzato oggi dal Pd alla Camera, alla presenza del ministro Dario Franceschini.

“Si tratta di numeri che non possono essere ignorati – sottolinea il presidente di Assocamping-Confesercenti, Monica Saielli, ed il potenziale di crescita può essere di particolare rilevanza, anche e soprattutto in riferimento ai turisti stranieri con forte capacità di spesa, che già oggi rappresentano il 50% delle presenze.

Tuttavia – precisa il presidente – affinché questa realtà ricettiva possa effettivamente rappresentare un progetto trainante per l’intero sistema turistico italiano e per il territorio in cui si manifesta, è indispensabile una legislazione chiara e semplice, soprattutto in campo paesaggistico ed urbanistico, al fine di velocizzare i processi di riqualificazione dei campeggi. In particolare, penso a incentivi di carattere fiscale ed economico, a cominciare dalla previsione di finanziamenti a fondo perduto o agevolati volti a promuovere l’ottenimento del marchio Ecolabel (in Italia i campeggi che lo hanno ottenuto sono 26 su 2700). Ma penso soprattutto all’estensione del tax credit alle strutture ricettive all’aria aperta per interventi finalizzati a favorire la riqualificazione, tra i quali gli interventi di efficientamento energetico e di prevenzione incendi”.

 

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