Più controlli alle frontiere mentre 7 regioni rischiano il giallo

Il biglietto per salire su bus e metropolitane dovrà contenere le informazioni relative al green pass. In vista dell’entrata in vigore il 6 dicembre del decreto che impone le nuove regole sull’uso del certificato verde, il governo lavora per sciogliere quello che resta il nodo più difficile, i controlli sui trasporti pubblici locali, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza annuncia in Parlamento la volontà di rafforzare le verifiche a campione alle frontiere, “non solo nei luoghi dove sono più facili, come negli aeroporti”, ma anche nei confronti di chi arriva “con altri mezzi di trasporto e altre modalità di arrivo”, passando ad esempio ai valichi di frontiera terrestri. La novità principale è quella sui trasporti ed è dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile che potrebbe arrivare la svolta: l’idea è infatti quella di spostare l’onere dei controlli dal momento dell’utilizzo del mezzo di trasporto al momento dell’acquisto del biglietto. “E’ allo studio il passaggio al biglietto elettronico che contenga le informazioni sul possesso del green pass. Stiamo ragionando sulla possibilità di integrare il database delle aziende di trasporto locale con le informazioni che ti dicano ‘sì tu hai il green pass'”, conferma il ministro Enrico Giovannini annunciando che il dialogo con le aziende “è aperto”.

Se si farà in tempo per lunedì è ancora da capire ma intanto la quarta ondata non ha ancora raggiunto il picco e i casi continuano ad aumentare del 25% a settimana da oltre un mese: significa che, se la crescita continuerà a questo ritmo, a Natale ci saranno tra i 20 e i 30mila casi al giorno. Intanto, con il Friuli Venezia Giulia già in giallo, la provincia di Bolzano che ci andrà da lunedì e altre sette regioni – Lombardia, Valle d’Aosta, Lazio, Veneto, Marche, Liguria e Calabria – a rischio di cambio di colore, ora l’obiettivo è evitare di passare in arancione proprio a ridosso delle festività.

Da lunedì si parte: chi è vaccinato o guarito potrà accedere a tutte le attività sociali e ricreative anche in zona arancione – dai ristoranti ai teatri fino agli stadi e agli impianti nelle stazioni sciistiche – e potrà uscire dal proprio comune in caso di passaggio nella fascia con maggiori restrizioni. Chi, invece, ha scelto di non immunizzarsi potrà andare solo a lavoro o accedere ai servizi essenziali con il pass ‘base’, ottenibile con un tampone antigenico o molecolare, ma, in caso di zona arancione, non potrà lasciare il proprio comune di residenza.

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