“Sulla scorta delle più recenti novità giurisprudenziali e normative l’ispettorato nazionale del lavoro provvederà ad attivare nuovi accertamenti volti a verificare l’applicabilità delle tutele lavoristico-previdenziali italiane al personale Ryanair che opera negli aeroporti italiani”. Lo ha detto il ministro del Lavoro e politiche sociali, Giuliano Poletti, al Question time.
Poletti ha spiegato che negli anni sono stati effettuati numerosi accertamenti da parte dell’Ufficio territoriale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dell’Inps nei confronti di Ryanair che hanno interessato circa 1000 lavoratori in servizio negli aeroporti di Bergamo, Bologna, Roma Ciampino, Pisa e Bari.
“E’ stato accertato che il personale in questione aveva contratti con la compagnia secondo il diritto irlandese”, ha detto il ministro ma Ryanair ha invece sostenuto l’applicabilità della legge irlandese. “I verbali scaturiti dagli accertamenti, che hanno quantificato contestazioni di circa 15 milioni di euro sono stati impugnati da Ryanair e per ciascuno di essi l’autorità giudiziaria ha definito i relativi giudizi in senso sfavorevole alle amministrazioni ad eccezione del giudice di Roma”, ha aggiunto Poletti. “In quasi tutti i contenziosi l’autorità giudiziale ha aderito all’interpretazione della società”.
La decisione del tribunale di Roma “costituisce attualmente l’unico precedente favorevole agli organi di vigilanza ispettiva e il giudice ha infatti rigettato il ricorso della compagnia contro l’Inps e condannata al pagamento dei contributi evasi e alle spese processuali”, ha spiegato Poletti. Ma la compagnia è ricorsa in appello per cui il giudizio è “pendente”, ha concluso.