martedì, 19 Novembre 2024

Presto decreto turismo: da tassa soggiorno a visti

Tra le misure previste anche la sburocratizzazione degli oneri per l’apertura delle adv

Intervenire sulla tassa di soggiorno, per razionalizzarla e collegarla realmente al soggiorno del cliente, prevedendo forme di compensazione in termini di deducibilità per gli operatori turistici; concessione più veloce dei visti turistici per gli stranieri, grazie alla collaborazione tra Enit e ministero degli Affari Esteri, prevedendo anche un piano per visti turistici pluriennali; agevolazione delle nuove iniziative economiche in ambito turistico (rete d'impresa e incubatori); misure per rilanciare il comparto ricettivo, dalla classificazione delle strutture alberghiere a minori oneri per le aperture di nuove attività ricettive; semplificazione delle  procedure per il mutamento delle destinazioni d'uso. E ancora, sburocratizzazione degli oneri per l'apertura delle agenzie di viaggio, strumenti per il rifinanziamento dei buoni vacanza, formazione professionale, con una forte specializzazione. Tutto questo farà parte di un pacchetto di misure che il governo vuole presentare al più presto, mettendo a punto un decreto interamente dedicato al turismo. Lo ha detto il ministro per i Beni culturali e il Turismo, Massimo Bray, intervenendo in commissione Attività Produttive alla Camera.
"Negli ultimi 15 anni – ha sottolineato il ministro – abbiamo continuamente perso quote di mercato, da prima destinazione turistica europea siamo ora terzi dopo Francia e Spagna. L'Italia è in cima ai desideri di viaggio eppure il nostro sistema fa fatica a intercettare queste richieste".
Per Bray è poi necessaria una revisione del testo del Codice del turismo, "per garantirne maggiore efficienza ed efficacia".

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