Promosso l’enoturismo: arriva cornice normativa

Con un emendamento alla manovra, approvato alla commissione Bilancio del Senato, arrivano la definizione e la cornice normativa di ‘enoturismo’, cioè di tutte le attività legate al mondo di Bacco che vanno dalle visite alle cantine alle degustazioni nonché le iniziative didattiche, ricreative e di promozione svolte nei distretti a vocazione vinicola e nei luoghi di produzione.

In particolare, le disposizioni fiscali previste saranno quelle contenute nella legge fiscale sull’agriturismo, mentre il regime forfettario dell’imposta sul valore aggiunto sarà applicato solo per i produttori agricoli che svolgono la propria attività nell’ambito di un’azienda agricola.

Inoltre, con decreto del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, saranno da definire linee guida e indirizzi in merito ai requisiti ed agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica, omogenei su tutto il territorio nazionale.

“Sostenere e valorizzare le nostre produzioni potenziando l’enoturismo è cruciale – sottolinea il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – per rendere più forte il sistema vinicolo italiano. E’ la conferma che siamo la patria del vino con 14 milioni di turisti che visitano cantine e vigneti in Italia”.

“Per la prima volta lo status giuridico-fiscale della pratica enoturistica è riconosciuta”, aggiunge il presidente del Movimento turismo del vino (Mtv) Carlo Pietrasanta, “soddisfatto per le nuove opportunità di un fenomeno in grande espansione con un indotto turistico di quasi 3 miliardi di euro l’anno”.

Per il presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, Floriano Zambon, “si tratta di un importante passo avanti per dare al turismo del vino ancor più solide basi operative” mentre secondo Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione Italiana Vini, “è un momento storico per il nostro Paese. Per lo sviluppo di questa attività, strategica per il futuro dei territori e del nostro comparto adesso è necessario un ultimo sforzo per la definitiva approvazione alla Camera”.

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