giovedì, 14 Novembre 2024

Rivalutare le ferrovie storiche per ampliare l’offerta turistica

Ferrovie storiche per viaggiare tra le grandi bellezze dell’Italia e che diventano esse stesse il “viaggio” per il loro intrinseco fascino. Ne parla il ministro Dario Franceschini nell’audizione alla Commissione Trasporti della Camera sulla proposta di legge per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico.    

“Il fatto che ci sia una proposta di legge sul riuso di questi chilometri di linee ferroviarie dismesse (quasi 800 chilometri) – dice Franceschini – o dove passano uno o due treni al giorno (altre centinaia) ma che attraversano dei posti davvero incantevoli del nostro Paese è davvero un fatto importante. Noi stiamo già lavorando con la Fondazione Ferrovie dello Stato e per questo anche gli Stati generali del turismo sostenibile sono stati ospitati nell’eccezionale museo di Pietrarsa.

Siamo in cima ai desideri di tantissimi turisti stranieri e ora tutti i nostri sforzi sono per moltiplicare l’offerta. Come sottolineo sempre, solo il 15% del turismo internazionale va sotto Roma e per questo nell’art bonus abbiamo inserito la valorizzazione di una serie di percorsi: ferroviari, religiosi, ciclabili, equestri. Ora però lo Stato si ferma. Adesso aspettiamo i privati. Abbiamo già avuto la lettera di 10 tour operator stranieri che dicono di aver apprezzato la nostra iniziativa ed essere pronti a ragionare con noi. Abbiamo già 5 linee operative su cui è possibile affittare un treno oppure il treno si trova già e stiamo lavorando anche sul collegamento via treno tra i grandi siti archeologici. Non tutte le ferrovie storiche – conclude il ministro – potranno essere oggetto di linee turistiche, si ragionerà su quali devono rimanere in uso ma le altre potrebbero diventare ciclabili mantenendo il loro fascino e l’antico percorso”.

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