Santanchè: ben vengano mille matrimoni come Bezos in Italia
28 Novembre 2025, 11:12
“Il turismo deve essere democratico, come la Coca-cola, la bevono tutti. Il turismo deve essere per tutte le tasche, ma io non mi scandalizzo col turismo di lusso anzi, mi ricordo quando Bezos è venuto a sposarsi a Venezia, c’è stato chi ha avuto da ridire. Io ne vorrei cento e mille di Bezos che si sposano in Italia, per la ricaduta economica sulle nostre attività commerciali”. Così la ministra del Turismo Daniela Santanchè, intervenendo al BizTravel Forum 2025 a Milano.
“Andate a chiedere a Venezia se c’è stato un albergatore o ristoratore non contento. Non bisogna essere ideologici o drammatici, bisogna fare le cose con buonsenso, ma tenere presente che siamo un piccolo puntino nel mondo ma per eccellenza e qualità non siamo secondi a nessuno”, ha detto.
Sulla tassa di soggiorno, la ministra ha detto che “dovrebbe essere un tassa di scopo e quindi i soldi che turisti pagano bisognerebbe investirli nel turismo. Oggi non è purtroppo così”. “Alcuni Comuni la usano per appianare le mancanze del bilancio. Credo sia arrivato momento di fare una riforma strutturale della tassa di soggiorno”, ha continuato Santanchè. “Il tema è che non si riesce mai a far contenti tutti. Io parlo con tutte le associazioni di categoria, il mio desiderio sarebbe di avere una tassa proporzionale. Lungi da me criminalizzare le persone ricche, ma credo che se un turista paga 2.000 euro a notte per una suite magari può pagare un po’ di più, se uno spende 100 euro magari paga di meno”, ha proseguito. “Credo ci debba essere proporzionalità. Faccio arrabbiare molto gli albergatori quando dico questo, ma non capisco mai il motivo”, ha spiegato.
Infine, è intervenuta sull’aumento della tassa per gli affitti brevi: “la polemica di questi giorni è stata sulla tassazione al 26% per gli affitti brevi. Ma il 21% era la cedolare secca nata per gli affitti 4+4. Adesso ci dicono che è colpa degli affitti brevi, non si trovano più le case e ci sono diversi problemi. Ma dovremmo fare un tentativo: se il 21% era la tassazione della cedolare secca per gli affitti 4+4, fare un 26% sugli affitti brevi non lo troverei uno scandalo”, ha concluso.