Gli italiani amano il Sud per il clima (87%), le città d'arte (86%), la natura (68%), le qualità della gente per nulla intollerante e razzista (99%) e di mentalità poco chiusa (87%), ma lo bocciano per qualità dell'amministrazione, economia e criminalità. E se quasi un terzo degli italiani dichiara che vorrebbe vivere al Sud, il 40% di chi già ci risiede vorrebbe andarsene. E' quanto emerge da un sondaggio promosso da Manageritalia, la Federazione dirigenti e quadri di trasporti, turismo e terziario che parallelamente ha anche intervistato i dirigenti associati a Manageritalia e residenti nel Mezzogiorno. E la loro opinione (oltre 300 intervistati) è chiara ed univoca: ci sono grandi talenti, ma mancano sviluppo e managerialità.
Per quanto riguarda la conoscenza diretta, solo il 6% degli italiani intervistati non vi ha mai messo piede, il 35% lo ha fatto o lo fa saltuariamente, il 19% spesso, mentre il 39% vi abita o vi si reca continuamente. L'indagine evidenzia poi che c'è chi viaggia verso Sud per piacere: turismo/vacanze (75%), visite a familiari o amici (37%), svago (16%), cultura (15%), acquisti (15%), sport (7%). Ma c'è anche chi si reca al Sud per dovere: lavoro (19%), studio (10%), fiere (8%), cura della salute (6%), servizio militare o attività militari (5%). Solo il 9% ci va per attività religiose (8%), politiche e sociali (3%).
Va detto che solo il 25% degli italiani esprime giudizi totalmente o prevalentemente negativi nei confronti delle regioni meridionali: i 'fan' del Sud restano molti e convinti.
Ma l'opinione dei manager che emerge è più severa. L'economia appare troppo dipendente dai fondi pubblici (66%), mentre tutte le regioni meridionali hanno urgente bisogno di un profondo cambiamento morale, politico e sociale (59%). E per il 95% degli intervistati il turismo è il primo settore su cui investire.
L'indagine verrà presentata il 21 maggio a Palermo, il 22 maggio a Bari e il 10 giugno a Napoli in apertura di incontri organizzati da Manageritalia per dibattere come rilanciare lo sviluppo nel Sud puntando su management, terziario e turismo con rappresentati della politica, delle istituzioni e della business community del territorio.