sabato, 27 Aprile 2024

Taxi, con le nuove regole licenze in 30 giorni

Nuove licenze per i taxi possibili in 30 giorni con le regole previste dal decreto Asset approvato definitivamente il 5 ottobre scorso e per il quale è attesa la circolare congiunta di ministero delle Imprese e del Made in Italy e dei Trasporti che chiarirà i termini di come i Comuni dovranno procedere per le licenze aggiuntive. Una soluzione possibile, nei termini di legge, in appena un mese e che consentirà un aumento fino al 20% delle licenze tamponando così le emergenze sempre più frequenti in numerose città italiane, dove è diventato spesso molto difficile reperire taxi. “Non ci sono più scuse” ha ribadito il ministro Adolfo Urso in una intervista al Messaggero.

Il decreto infatti aveva suscitato perplessità e proteste dei primi cittadini, con i sindaci di Roma, Roberto Gualtieri e Milano Beppe Sala che avevano accusato il governo di uno scaricabarile sui Comuni e di aver messo a punto regole non chiare per risolvere l’emergenza. Un’emergenza sempre più evidente (sia a Roma sia a Milano i sindaci avevano comunque individuato in 1.000 il numero di taxi necessari in piu’) tanto che nei giorni scorsi si era mossa anche l’Antitrust. L’Autorità è intervenuta con una segnalazione ai Comuni di Roma, Milano e Napoli “sulle criticità riscontrate nell’erogazione del servizio taxi a danno degli utenti, in termini di qualità ed efficienza del servizio reso”. E aveva sollecitato i tre Comuni ad adeguare il numero delle licenze alla domanda sottolineando “una diffusa e strutturale inadeguatezza del numero delle licenze attive” che ha generato “un numero molto elevato di richieste inevase e di tempi eccessivamente lunghi di attesa”.

Le regole previste dal Dl Asset riguardano tutte le città sedi di aeroporto. Per le licenze straordinarie, a differenza del passato, non occorre nessuna istruttoria prima di bandire la procedura purchè il tetto dell’aumento sia contenuto entro il 20%; le auto dovranno essere a basso impatto ambientale ed il rilascio della licenza è a titolo solo oneroso con gli introiti destinati al 100% a compensare i tassisti già autorizzati nel Comune. Una indicazione, quest’ultima, contro la quale si erano schierati al momento dell’approvazione del dl i sindaci visto che  in precedenza  il 20% di quella cifra andava ai Comuni. Intanto proprio nella Capitale a battere cassa sono i tassisti che hanno chiesto un aumento delle tariffe di 3  euro a causa del traffico.

Il ministro ha ricordato che la riforma “prevede tre cose. La prima è la possibilità di ottenere la seconda guida in sole 24 ore”, la seconda che “rende più chiara la normativa sulle licenze temporanee. Gli attuali tassisti potranno avere una ulteriore licenza per un massimo di due anni in vista di importanti eventi come il Giubileo a Roma, o le Olimpiadi Milano-Cortina. Poi le licenze straordinarie con i concorsi che si aggiungono a quelli ordinari”. “Ci aspettiamo – sottolinea- che i sindaci utilizzino questi nuovi strumenti più veloci e semplici”.

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