venerdì, 19 Aprile 2024

Tirrenia, sequestrati beni per 20 mln a Onorato Armatori

Il Tribunale di Milano ha accolto la domanda dei commissari di Tirrenia, in amministrazione straordinaria, e ha disposto il sequestro dei beni della capogruppo Onorato Armatori, per un importo di 20 milioni di euro. La tesi dei legali di Tirrenia, il professor Pier Filippo Giuggioli e l’avvocato Adriano Curti, è stata “pienamente accolta”, si legge in una nota. In sede civile è stata riconosciuta “la responsabilità della holding” degli Onorato, “per aver drenato risorse di Cin per oltre 210 milioni così da impedire a quest’ultima di ripagare all’amministrazione straordinaria il prezzo di 180 milioni per la cessione della flotta”.

Come si legge nella nota dei legali, il tribunale “ha poi ritenuto opportuno concedere il sequestro anche in ragione della gestione societaria oscura di cui è responsabile la famiglia Onorato che, fra l’altro, non deposita i bilanci dal 2017”. In parallelo, per la vicenda del dissesto del gruppo di trasporto marittimo, la procura di Milano ha aperto una inchiesta per bancarotta fraudolenta in cui sono indagati l’armatore Vincenzo Onorato e il figlio Achille.

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