mercoledì, 1 Maggio 2024

Tragedia a Mestre, precipita pullman di turisti: 21 morti

Tragedia a Mestre dove ieri sera è precipitato un pullman sotto il cavalcavia: 21 i morte, tra cui un neonato di pochi mesi, un 12enne e una ragazza minorenne. Quattro dei 15 feriti sono ricoverati in terapia intensiva. I passeggeri erano turisti ospiti del campeggio ‘Hu’ di Marghera. 15 feriti. Di queste, 5 sono in gravi condizioni. I feriti si trovano negli ospedali di Mestre, Treviso, Padova, Mirano e Dolo. Le vittime sono di diverse nazionalità. Secondo il ministero degli Esteri di Kiev quattro morti sono ucraini. Sul pullman viaggiavano persone di diverse
nazionalità: oltre agli ucraini, tedeschi (una vittima era originaria della Germania), austriaci, spagnoli.

La procura di Venezia ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla strage. Tra le ipotesi resta quella di un malore del conducente.
Le vittime sono state estratte dal pullman. “E’ stato un lavoro complicato”, spiegano i soccorritori, che parlano di “una tragedia di giovani, salvo qualche adulto”. Il pullman era elettrico e le batterie hanno preso fuoco nell’impatto.

Anche l’autista del mezzo, Alberto Rizzotto, trevigiano, 40 anni, è morto nello schianto. Sotto shock i suoi colleghi, che lo definiscono un conducente esperto, che svolgeva l’attività da 7 anni. L’autista Rizzotto era dipendente della Martini Bus che aveva noleggiato il mezzo alla società La Linea con la quale aveva un contratto per il trasporto dei turisti a Venezia. L’uomo aveva caricato i turisti in centro storico e li stava riportando in campeggio a Marghera. Da quanto risulta aveva preso servizio 90 minuti prima, un dettaglio che sembrerebbe escludere l’ipotesi di un colpo di sonno. “Shuttle to Venice” (navetta per Venezia) aveva scritto nell’ultimo post su Facebook un’ora e mezzo prima
dell’incidente. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ipotizza un malore. E sembrano suffragare questa ipotesi anche le immagini di un video diffuso: “si vede il pullman – dice Massimo Fiorese, amministratore delegato de La Linea – un mezzo molto  pesante perché elettrico, poco prima di cadere dal cavalcavia. Il mezzo arriva, rallenta, frena. È quasi fermo quando sfonda il guard rail”.

Il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi ha detto che un riesame di quanto accaduto sarà fatto oggi. “Noi allo stato non
siamo in grado di fare una ricostruzione precisa degli avvenimenti”, ha detto, rimandando alle prossime ore ulteriori commenti. E l’Asaps, associazione che si occupa di sicurezza stradale, solleva il tema del guard rail giudicato “troppo basso per contenere un veicolo di quel peso”. Il pullmann è stato rimosso e posto sotto sequestro.

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