domenica, 28 Aprile 2024

Turismo e cultura, Abu Dhabi vuole imparare da Italia

“Incrementare i flussi turistici degli emiratini verso l’Italia, ad oggi calcolati in circa 30 mila presenze. Si tratta di un turismo di qualità, attratto dalla nostra cultura e da tutto quello che il Made in Italy rappresenta, con enormi margini di crescita come dimostra il grande successo del Ferrari World, il parco tematico della Ferrari”. Lo ha annunciato il sottosegretario ai beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro, ad Abu Dhabi, dove ha incontrato Mohammed Al Muhairi, direttore Generale del Consiglio nazionale per il turismo e le antichità, Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente dell’Autorità del Turismo e della Cultura di Abu Dhabi, e lo sceicco Nahyan bin Mubarak Al Nahyan, ministro della Cultura e dello Sviluppo della Conoscenza e dove stamattina ha inaugurato la Fiera Internazionale del Libro, a cui l’Italia è stata invitata quale ospite d’onore, e la mostra di manoscritti arabi provenienti dalla Biblioteca Angelica di Roma.

“A breve – ha aggiunto Cesaro – qui ad Abu Dhabi apriremo il primo Istituto Italiano di Cultura nel Golfo e, a seguire, una Scuola italiana internazionale multididattica che ricalcando le nostre eccellenze nazionali sappia anche formare professionisti del restauro, della musica e del management culturale”.

Dunque, “un partenariato culturale e turistico quale ideale prosecuzione dei rapporti economici e politici già avviati da anni tra Italia e Emirati Arabi Uniti”. Anche perché, come ricorda il sottosegretario, “gli Emirati Arabi Uniti hanno deciso di puntare su cultura e turismo quali diversificatori economici di un Paese storicamente legato all’estrazione petrolifera e vedono l’Italia come autorevole interlocutore per imparare a proteggere, restaurare e valorizzare il proprio patrimonio archeologico, strutturare un sistema museale e farne un attrattore turistico”. 

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