Turismo spaziale, una passione ancora solo per miliardari

Con 16 voli e oltre 40 passeggeri speciali, in poco più di 20 anni, il turismo spaziale sta vivendo un momento d’oro fra i voli orbitali che raggiungono la Stazione Spaziale e i ben più rapidi voli suborbitali, e a confermare la tendenza c’è stato il nuovo volo della New Shepard di Jeff Bezos, che ha fatto provare il brivido di un passaggio fra le stelle a sei turisti spaziali.

Il lanciatore e la capsula, entrambi riutilizzabili, sono partiti dal sito di lancio che si trova nel Texas occidentale, non lontano dalla città di Van Horn. Il primo a rientrare a terra è stato il razzo e poi un sistema di tre paracadute ha accompagnato la capsula in un atterraggio morbido. Si è concluso così il volo numero 21 (NS-21) della New Shepard, un numero che comprende anche i voli di prova senza equipaggio avvenuti in passato: il quinto con turisti a bordo mentre gli altri quattro erano avvenuti in luglio, ottobre e dicembre 2021 e nel marzo 2022.

Un’avventura che, come quella degli altri voli suborbitali, è durata appena 11 minuti, pochi in apparenza, ma sufficienti a far provare l’emozione unica dell’assenza di peso ai sei turisti a bordo. Fra loro c’era la divulgatrice scientifica Katya Echazarreta, che a 26 anni è la più giovane americana e la prima persona di origine messicana ad affrontare una missione simile. A pagare il biglietto di Echazarreta è stata l’organizzazione Space for Humanity. E’ stato pagato da uno sponsor anche il biglietto di Victor Correa Hespanha, mentre avrebbero comprato autonomamente il loro posto a bordo l’ingegnere e investitore Evan Dick, unico veterano di questa missione: aveva viaggiato sulla New Shepard anche nel dicembre 2021. Prima di lui solo un altro turista spaziale aveva potuto fare il bis, Charles Simonyi, che ha visitato la Stazione Spaziale nel 2007 e nel 2009. Hanno pagato il biglietto per volare sulla New Shepard (ma sul costo non trapela alcuna indiscrezione) anche Hamish Harding, Jaison Robinson e Victor Vescovo.

E’ certo, però, che il turismo spaziale è ancora una passione che solo i miliardari possono permettersi. E’ stato così fin dall’inizio, quando Dennis Tito era stato il primo a visitare la Stazione Spaziale. Era l’aprile 2001 e da allora al 2009 altri sette hanno volato dopo di lui. È seguito un lungo intervallo dovuto all’andata in pensione dello Space Shuttle. Da quel momento, infatti, la Soyuz restava l’unico mezzo di trasporto per gli astronauti diretti alla Stazione Spaziale e la tecnologia per i voli suborbitali non era ancora matura. Le cose sono cambiate con l’arrivo dei privati e a partire dal 2021 si è registrato un vero e proprio boom, con i quattro voli della New Shepard, per un totale di 16 turisti. Al turismo spaziale hanno contribuito anche la missione Crew Dragon Inspiration4 della SpaceX ela Axiom Space, che nell’aprile scorso ha segnato al suo attivo la prima missione completamente privata mai agganciata alla Stazione Spaziale.

editore:

This website uses cookies.