martedì, 5 Novembre 2024

Urge turismo più consapevole, per operatori e per clienti

A causa di conflitti, instabilità politica, eventi naturali, oggi anche per i viaggiatori servono responsabilità e consapevolezza. E le regole di 10-15 anni fa sono “giurassiche” e non tutelano né i tour operator, né i consumatori. È quanto è emerso dall’inedito tavolo di confronto a cui si sono seduti assieme l’Unità di Crisi della Farnesina, il Mibact e l’Antitrust, l’Adiconsum e la padrona di casa, Astoi Confindustria Viaggi.    

Secondo il presidente di Astoi Luca Battifora, “ci devono essere diritti e doveri da parte di tutti gli attori coinvolti. Vogliamo avere un dialogo costruttivo sia sull’articolo 19 bis della legge antiterrorismo, in cui viene affermata la responsabilità oggettiva dell’individuo che viaggia o di chi organizza il viaggio (che però si presta troppo a interpretazioni) sia sull’articolo 42 del Codice del Turismo “.   

“Tutelare il consumatore medio è l’obiettivo specifico dell’Antitrust – aggiunge Giovanni Calabrò – ma non per questo, con le imprese, dobbiamo necessariamente considerarci soggetti contrapposti. Sono anzi fiducioso che questa sia una buona occasione per iniziare ad affrontare insieme, adeguatamente, questo tipo di tematiche ex ante”.   

Al convegno c’era anche il dirigente del Mibact, Francesco Tapinassi, che ha ricordato che l’Europa chiede all’Italia una revisione del Fondo di Garanzia, specificando che “un ministero non può gestire un fondo di natura privata e che, per tale motivo, questo non può rimanere nel bilancio dello Stato”.  

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