giovedì, 19 Dicembre 2024

Virgin Galactic si schianta. Branson: non rinuncerò al turismo spaziale

Un’esplosione in quota ha fatto schiantare al suolo la navetta spaziale SpaceShipTwo, nel corso di un test di volo sul deserto di Mojave, in California, e ha causato la morte di uno dei due piloti a bordo, oltre ad assestare un durissimo colpo al sogno del patron della Virgin, il miliardario visionario britannico Richard Branson, di portare turisti nello spazio. Che comunque non sembra intenzionato a desistere. “Abbiamo sempre saputo che la strada per lo spazio è estremamente difficile e che tutti i nuovi veicoli devono passare attraverso momenti difficili all’inizio della loro storia. Ma vale la pena di perseverare e andare avanti insieme”, ha scritto il visionario miliardario sul sito della sua compagnia.

Intanto, sul luogo dell’incidente, è arrivata l’ispezione del National Bureau of Transportation Safety Board (NTSB) – l’agenzia investigativa indipendente del governo degli Stati Uniti che indaga sugli incidenti che coinvolgono aeroplani, navi, treni, oleodotti e gasdotti – e della Federal Aviation Administration Force, l’ente aviazione statunitense. Un team di circa 15 persone che dovrà esaminare il luogo dell’incidente, raccogliere dati e ascoltare testimonianze. L’attenzione è puntata su una nuova formula di carburante sperimentata per il volo di prova della SpaceShipTwo. A base di plastica, il carburante sarebbe stato testato più volte a terra ma non in volo.

La Virgin Galactic aveva in programma il suo primo volo commerciale verso lo spazio nel 2015. Aveva raccolto più di 700 prenotazioni, costo del biglietto 250mila dollari. Il mese scorso, Richard Branson aveva dichiarato al Wall Street Journal che aveva intenzione di imbarcarsi con il figlio in uno dei primi viaggi. 

 

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